sabato 24 giugno 2017

Notiziario del compasso: come si diventa fratelli massoni.

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La fratellanza

E' recente l'interrogazione che ricevo da alcuni fratelli apprendisti. Come si diventa massoni e poi fratelli, senza una comune mescolanza sanguinea? Sembra strano, ma quando si diviene iniziati massoni, cioè quando l'uomo normale di tutti i giorni passa dallo stato della profanità iniziatica per ascendere allo stato d’iniziato, gli aderenti si chiamano subito fra loro fratelli. Si chiamano fratelli e si dicono essere liberi muratori, perché libera é stata la loro scelta dai condizionamenti del mondo profano e liberi sono di unirsi a una catena d'iniziati che si prefigge la costruzione dell'Uomo, nell'ambito di un suo miglioramento. Dopo i primi approcci confidenziali e d'amicizia, si comincia a darsi del tu, ci s'incontra nelle riunioni di loggia con il solito e manifesto afflato, ma sembra che qualcosa non si é concretizzata del tutto; Cosa c'é che non fa esplodere quel flash di amore fraterno? E' un modus, quello che si manifesta scevro d'intimo sentire? O devono ,invece verificarsi una serie di eventi per sentirsi reciprocamente fratelli? Illustri lettori d'ogni censo, la fratellanza nei massoni non ha la specifica e istantanea confluenza d'intendi intimistici,come quando si é fratelli divenuti tali per fatto di consanguineità. La Fratellanza fra i massoni si raggiunge con la pazienza. Pazienza nel limare, pazienza nel lasciarsi limare e pazienza nei dissapori che non riguardano valori fondamentali, osservanza certa di un rispetto reciproco che, nella continuità, deve creare certezze. Si raggiunge la fratellanza e si diventa, nello stesso tempo, massoni, dopo anni di adattamento e con delicatezza reciproca, perché nei nostri interventi, come da recente declama il Gran Maestro Stefano Bisi, si parla uno per volta senza per nulla cedere a quell'azione della sopraffazione, tanto in uso nelle manifeste riunioni di carattere sociale. Per ciò che, dunque, non é consentito ai fratelli di alzarsi dal proprio scanno senza che ciò è consentito, ma sopra ogni cosa, nel giuramento dell'iniziato una clausola vincolante impone, che da quell'istante, deve essere nella naturalità, il rispetto reciproco tra fratelli nel tutelare la dignità vicendevole. Cosa non di poco conto se un approccio iniziatico non raggiungesse l'essenza prima che deve nascere e morire con l'amore pieno e reciproco che deve correre tra fratelli inseriti nell'ambiente di una comunità d'iniziati. E' pure una verità quando si asserisce che socievoli si nasce, mentre fratelli si diventa. La fratellanza pertanto, è l’atto del costruire, leggermente affine a quella elevazione stessa che si esige all'iniziato durante il suo processo di crescita e di modellamento interiore che é necessario, ma rimane comunque un lavoro che va creato giorno per giorno, con pazienza e umiltà, con amore e delicatezza, con costanza e intelligenza tenendo presente che si tratta di una delle imprese più lunghe, più complesse e più sottili che il nostro cuore e la nostra mente possa realizzare. “ Un Massone è tale se è fratello all’altro “ Aaronn

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