venerdì 8 aprile 2022

La massoneria in Ucraina.

 

LA MASSONERIA IN UCRAINA

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La massoneria, o libera muratoria in Ucraina, è antica quanto i primi tentativi di creazione dell’unità nazionale, dopo che per secoli il regno di Kyiv era scomparso travolto dall’orda di Gengis Chan.  Fino al XVII secolo il vasto territorio era  in gran parte dominio dei Lituano Polacchi e in parte dei Tatari, in parte della Sublime Porta, che subiva spesso i bivacchi e i saccheggi dei cosacchi che scendevano il Dnepr con le loro imbarcazioni: le Ciajka( gabbiano), che era anche il nome originale del nonno di Ciajkovskij così russificato, vero cosacco.

Verso la metà del 1600, era Atamano   Bogdan  Khmelnytsky, eroe dei Cosacchi dello Zaporozhye, già  celebrato da Mazzini. Khmelnytsky riunì questi mercenari per combattere  i polacchi e i tartari ribaltando alleanze e strategie per l’indipendenza. In quegli anni era cominciata la Storia della massoneria ucraina. Nel 1654, anno del falso trattato di Perejaslav, si formò l’alleanza tra Cosacchi e moscoviti,  il cui documento non è mai stato trovato, ma che fu causa di tutti i guai. I cosacchi, al contrario dei moscoviti vissuti da sempre sotto un tiranno, erano più democratici, e i loro  capi altamente emancipati.

Il primo contatto con la massoneria operativa fu proprio grazie al cosacco Yury Nemiric, nobile e luogotenente di Bogdan, che assieme a Pylyp Orlik, aveva studiato a Oxford.  Grazie a questa esperienza,  Gregory Orlik, padre di Pylyp con Nemiric furono i primi a introdurre la massoneria operativa nell’Etmanato.  

La libera muratoria cominciò così, come nel resto d’Europa, a trovare un terreno fertile. Nei primi anni del 1700 il grande Atamano  Mazepa era  massone, rispettato e alleato di Carlo XII di Svezia, sconfitto nella battaglia di Poltava del 1709 dall’esercito dello Zar Pietro I. 

Alla fine della guerra del Nord, con la scomparsa di Mazepa,  fu eletto Atamano colui che ne era stato lo scrivano, il principe Pylyp Orlik, uomo coltissimo e poliglotta vissuto anche in Francia, la cui famiglia era di origine Ceca. A lui si deve la prima carta costituzionale e vero documento massonico. Prima di quella americana e francese, trentotto anni prima de “ Lo spirito delle leggi” di Montesquieu, il  5 aprile 1710 a Tiahyn, il consiglio dei cosacchi per destare il senso democratico del suo popolo, emanò la prima costituzione scritta, scritta in latino e ucraino antico; “ Pacta et costitutione legum libertatumque exercitus Zaporoviensis “. Il testo originale è conservato a Stoccolma. 

Passarono pochi anni e nel 1731 il capitano John Philips fondò la libera muratoria ucraina con  lo scozzese James Kat , arrivato a Kyiv dalla Russia nel 1734, introducendo la nuova massoneria speculativa. . 

E’ col regno di Elisabetta, la più lucida e illuminata delle zarine, che la massoneria si diffonde tra la nobiltà russa e quella ucraina grazie al massone  Aleksej Razumovskij. Egli era nato in Ucraina da una modesta famiglia e fu influente consorte della  zarina Elisabetta, figlia di Pietro I, che stava espandendo il suo impero  verso est. Con Razumovskij l’Ucraina trovò un breve ma significativo periodo di rinascita e fulcro della massoneria della sua epoca.  Sono di questi anni, a Kyiv, tra  il 1741 e il 1752, la stupenda chiesa di Sant’Andrea e il palazzo reale Mariinsky dell’architetto Francesco Bartolomeo Rastrelli.

Nel 1750 fu iniziato da  Razumovskij  il filosofo Grigory Scovoroda’ che conosceva personalmente Mozart, nato a Poltava e morto a Kyiv nel 1794. Il suo impegno, tra gli altri, fu quello di limitare la ricostruzione artefatta della Storia della Moscova e della  Rus’di Kyiv, decisamente pro Russia, dopo che Caterina II era riuscita ad ingaggiare gli storici Karamsin e Lomonosov incaricati di riscriverla dopo gli incendi degli archivi di Mosca, San Pietroburgo e Kijv.

L’immagine di Scovorodà  e quella  dell’ occhio del Grande Architetto Dell’Universo sono stampate sulla banconota da 500 gryvne.  Questi, da maestro, iniziò il filosofo Gamalia ( 1742 / 1822), che ne proseguì gli studi. Sono massoni in questo periodo  il principi Cocibei, trasferitosi alla corte di Alessandro I, Rodsianko, Kapnist, Apostol  e  Desnitskyi, questo, amico del massone  scozzese Black Smith Miller.  La prima loggia ufficiale  fu  fondata nel 1784 col nome di R:. L:. “  Eterna” in Kyiv .

A questo punto è necessario comprendere che le sorti della massoneria in Russia e in Ucraina s’intrecciano e si allontanano seguendo strade diverse. Il percorso della massoneria ucraina da qui in poi appoggerà sempre di più lo spirito dell’indipendenza, spesso soffocato nel sangue  sotto il regno di Caterina II, succeduta al marito Pietro III. 

Caterina, tedesca, zarina, chiuse definitivamente  l’era dei cosacchi dello Zaporozhye nel 1775. In seconda istanza con l’introduzione della schiavitù, vietò ufficialmente anche la massoneria. Con l’assassinio di suo figlio, lo Zar e massone Paolo I, la persecuzione della lingua ucraina fu una costante e pose il fratelli liberi muratori nelle condizioni di clandestinità. 

Tuttavia, la schiavitù in Ucraina  non fu mai come in Russia dove si uccidevano gli schiavi, perché le rivolte contadine ucraine erano pericolose e di difficile controllo come quella Gajdamaca del settecento in Volina Podolia

La Massoneria in Ucraina dalle origini fino al 1921 (seconda parte)

Per una parte dell’intellighentia , la massoneria era fonte di ispirazione e ribellione al potere assoluto dello Zar proprio negli anni dove lo spirito libertario francese aveva preso ampio campo.

Enrico Martelloni | 16 Marzo 2020

Agli inizi del XIX secolo, il Conte e fratello libero muratore Stanislav Potozkyi  fece costruire nei pressi della città di Uman, in Ucraina, un magnifico giardino di venti ettari in parte all’italiana, per amore di sua moglie Sofia .

Tra i celebri massoni di quegli anni, spicca a cavallo dell’epoca napoleonica,  conte  e gran maestro della loggia di Poltava “ Cuore e Amore”  Ivan Kotljarevskij, poeta e scrittore di lingua ucraina, conosciuto per avere scritto la parodia“ Eneide”.  Scrisse, anche, il libretto dell’opera “ Natalka Poltavka”,  per il musicista massone Lisenko, fino ad oggi sempre presente nei cartelloni lirici  dei teatri  delle più importanti città.

Kotljarevskij , ebbe anche il merito di rendere liberi i contadini delle sue terre. La lingua ucraina sarà la lingua per eccellenza dei massoni che  si svilupperanno in particolar modo a Leopoli.  L’influenza di questo maestro e della Francia napoleonica, dopo la battaglia di Borodinò e poi di Waterloo, darà impulso al gruppo di nobili ufficiali dell’impero russo dei Decabristi; gli Ufficiali dell’esercito zarista che cospirarono e perirono per ottenere la libertà e l’emancipazione attraverso le idee portate avanti dalla massoneria.

Questi, ebbero ad organizzare  militarmente cosacchi e contadini durate la ritirata dell’esercito napoleonico. Il valore e l’energia di questi uomini delle steppe fu grande da suscitare nei Decabristi un sentimento di riconoscimento morale e civile. 

Tra i Decabristi partecipò anche Puskin, ma molti erano ufficiali di logge di Kyiv, Poltava, Odessa ,Harkiv e Leopoli che vivevano in San Pietroburgo quando Alessandro I vietò la libera muratoria. Essi prepararono un colpo distato ai danni dello Zar.

Scoperto, di questi massoni, cinque furono impiccati e gli altri furono deportati in Siberia dove li raggiunsero le consorti che preferirono perdere il loro titolo nobiliare pur d’essere di conforto a quei generosi fratelli, mentre s’impegnarono ad aprire scuole per i bambini.

I Decabristi erano anche in contatto con fratelli italiani come il pistoiese Renato Risaliti e Niccola Monti dell’accademia di belle arti a Firenze e affiliato alla Carboneira bolognese, che prese accordi con i movimenti insurrezionali polacchi e, appunto, anche con i Decabristi. o come Alessandro Posso nato in Ucraina a Mikolaiv collaboratore dei generali Volkonskij e Pestel.

Per una parte dell’intellighenzia , la massoneria era fonte di ispirazione e ribellione al potere assoluto dello Zar proprio negli anni dove lo spirito libertario francese aveva preso ampio campo.  In seguito, furono proprio i moti del ’48 in tutta Europa e i giorni della Repubblica romana del 1849, del triunvirato Mazzini, Saffi,  Armellini, a suscitare nuove speranze tra i massoni ucraini che colsero l’esempio per ricostruire il sentimento unitario attorno a Kyiv e al Dnepr, il grande fiume anima della “terra di confine” che al tempo di Adriano e Traiano era stata  dei Sarmati, nella speranza di riunire il vasto territorio dall’estuario del Danubio, alla Crimea, fino ai Carpazi e alla massonica Leopoli. Coevo, infatti, di Mazzini, poeta nazionale e pittore,  celebrato con statue in tutte le piazze delle città ucraine, fu  Taras Shevchenko della fratellanza  Cirillo Metodiana , ovvero coloro che codificarono l’alfabeto cirillico nell’ottavo secolo dopo Cristo.

Shevchenko, che sarà anche il primo a tentare la traduzione in ucraino della “ Divina Commedia” , fu  servo della gleba, riscattato al principe polacco Enghelgard, per la sua libertà dai grandi artisti di San Pietroburgo come Brjullov.  Shevchenko pagherà la sua affiliazione alla massoneria con l’esilio militare in Kazakistan col divieto di dipingere e scrivere poesie per ben 17 anni.

Ma la massoneria ucraina non smise mai di esistere. Dopo la morte del pittore e poeta nel 1862, celebri massoni furono  il professore  slavista Micolay Kostamarov, vicino alle idee di Mazzini già ampiamente affiorate sui giornali fin dal 1834, come poi Dragomanov che visitò l’Italia. In quegli anni dei moti, Odessa  ospitò l’emissario di Mazzini, Cuneo e il giovane Garibaldi.  Ancora dopo Dragomanov, professore universitario, si continuò ad iniziare neofiti  in terra di ucraina, chiamata impropriamente “ Malorossia” a suggello dell’impero che cercava di annullare le differenze. 

Celebri nomi di patrioti furono fratelli, come il letterato, Frankò , Gran Maestro della massoneria ,che scrisse sempre in ucraino.  Frankò, morì nel 1916 prima della fine della guerra, quando doveva essergli riconosciuto il Nobel per la letteratura. Dopo l’armistizio firmato dal massone Kerenskij  nel 1917, tra i tedeschi e i russi a Brest Litovsk, luogo tra la Bielorussia e la Polonia, l’Ucraina finalmente raggiunse il suo faticoso sogno di unità proprio con un altro massone, il presidente Scoropadskij in lite con Petlyura.

Entrambi massoni Scoropadskij e Petlyura,  non riuscirono a trovare un accordo per salvare l’Ucraina che Scoropadskij voleva vicino all’Austria Ungheria. 

Fatalmente la prima repubblica di Ucraina, che come l’Italia da terra divisa e occupata cercava una nuova vita, identità e unità, si sciolse con la pace di Versailles e la fine della guerra sotto i colpi di Trotskij, e Lenin. Petlyura fuggì a Parigi e assassinato nel 1926 da un folle filo sovietico. 

Scoropadskij , invece, si rifugiò in Germania lasciando ormai l’Ucraina sotto il pugno duro dei bolscevichi. Da questo momento la massoneria ucraina visse ancora di più in clandestinità, molti dei fratelli perirono nei lager, o subirono l’Holodomor.

Ma ormai caduto il muro, le logge che un tempo erano fiorenti, da Lviv, ossia Leopoli, fino a Odessa, rivivono ai giorni nostri.

Enrico Martelloni

Fonti:

Buryshkin  P. “ Bibliographie sur la francmaconnerie en Russie. – Paris, 1967

Articolo Dell'Avv. Gonario Guaitini – Perugia.

Pubblicazione di Salvatore Casales


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