Nel vano e inutile atto
di porti veti ...
Silenzio ...
contenuto interiore e arcano
del linguaggio dell’anima ...
tu ... sei nell’uomo,
sei spazio ... sei il tempo.
Tu sei la chiave del finir del giorno.
Sei aria,
sei il sole
del giorno che nasce.
Sei l’angolo occulto
dei pensieri, dei progetti
e delle speranze che serbi
e diventi così forziere
delle parole non dette,
restituendo a chi ti ascolta
il giudizio del saggio.
Per ciò io ti cerco ... ti imploro
e in te m’immergo solitario ...
perché non prevalga
l’assenza del suono
e tutto ciò che non é,
che l’inevitabile natura
ostacolo non può.
Ché si taccia ...
il rumore dentro me
e io ... trovare maestro,
dalla pelle provata dal tempo,
perché mi doni il mezzo,
il coraggio e la fede
per vedere in profondità
il lume della conoscenza
e, senza l’inganno dell’illusione,
alla fine dell’ultimo atto,
avere compreso,
il senso della mia esistenza.
S. Casales