sabato 1 luglio 2023

Dalle mie liriche : Vecchio

Vecchio.

E così … con il tempo
e lo sbuffeggiar del vento,
fra lacrime e sorrisi ,
i miei anni sono diventati tanti.
E' allor ... che lo core mio si rallegra
rimembrando quei leggiadri giorni,
in cui il pensiero futuro
era rincorrere orizzonti nuovi.
 
Ricordi … racchiusi in uno scrigno,
che apro alla mente
per rivivere il passato,
non per conto dare ad alcuno,
ma per ridisegnare il mio futuro.
 
oggi vivrò il presente
mettendo al centro del mio mondo
chi m’ha avuto un bene profondo.
 
Non sarò giammai il vecchio …
come vuolsi
che memoria antica ricorda…
come di chi scorda
del proprio ego la statura;
 
né di chi…
senza aver conosciuto se stesso
al nulla consegna la sua storia.
 
Non … arriverò
allo straordinario traguardo
vivendo dell’eretica solitudine
d’un virtualismo che scade
con la perdita della propria identità. 
 
Oggi … vecchio non è l’uomo;
è questa società che,
fraseggia ciarlando
d’aspirare al progresso
e accantona chi lo ha raggiunto,
nel grigiore della indifferenza.
 
Perciò , da Vecchio desio solamente …
d’essere un maestro aspirante
e, nel guardarmi dentro,
attonito e pensante. 
 
Non si é sopito lo spirito di un tempo
del giovane combattente.
 
Il carattere
non muta al diverso andamento,
né penso di adattarmi
alla contemporaneità dell’accadimento.
 
Non ho lagnanza
se l’uomo d’oggi
tenta di escludermi
dal protagonismo dilagante.
 
Non temo lo scalpitio
del rango giovanile
o lo svanire dei valori
e dei principi che,
in quest’epoca
si allontanano assieme al vento.
 
Io… non piango sulla mia vecchiaia ,
né provo agitazione
se la taglia del vestito
non è più la mia. 
 
Nulla mi cagiona malinconia
perché io …sono fiero del mio tempo
che ho conservato di quegli anni.
 
E … se la mia parola,
a volte, sottace …
nel confronto con i moderni,
tanto … non è paura
subire il contrasto pungente,
ma … non è meritevole,
il mio diritto penalizzante. 
 
Per tutto ciò …
io … rimango io...
Il pensiero finale della mia sera
é rivedere il sole che nasce.
 
Senza piangere sulle mie fragilità,
continuerò a misurarmi
con la dimensione dell’assurdo
sebbene le parole rumoreggiano
dentro l’uomo che ,da sempre,
ho cercato dentro.
 
Aspetto ogni dì … che nuovi soli e nuove stelle
mi diano calore e tanta luce
da potere desiare ancora
tutto ciò che dà senso alla vita. 
 
Così… oggi assisto ai miei anni,
alla vita che rimane
alla nuova condizione,
che oggi non guarda più
al tempo che mi resta,
ma è tenace
e orgogliosa del trascorso,
che memoria
ha decorato di dignità e conoscenza.
 
Salvatore Casales.
 
 
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