La cultura negazionista della politica italiana contro la massoneria
( Per una risma di politici la massoneria é società segreta. e i loro,invece, agiscono alla luce della luna."?
Città di Castello, il consiglio comunale respinge la mozione sulla dichiarazione di appartenenza alle società segrete
Respinta con 6 voti favorevoli (Castello Cambia, Tiferno Insieme,
Fratelli d’Italia, La Sinistra), 2 astenuti (Lega Nord e Movimento
Cinque Stelle) e i 13 contrari la mozione presentata dal gruppo
consiliare “Castello Cambia”, nel consiglio comunale di lunedì 28 agosto
“che il sindaco, i consiglieri comunali, i presidenti, gli
amministratori e i componenti gli organi di controllo di società
pubbliche, società a partecipazione pubblica, enti di diritto privato in
controllo pubblico, dichiarino la loro eventuale appartenenza a società
segrete o riservate, nonché a logge di qualsivoglia corrente della
massoneria locale, regionale, nazionale e internazionale”. Nel
documento, Bucci e Arcaleni, precisano di “ritenere moralmente ed
istituzionalmente in contrasto il governo e l’amministrazione della cosa
pubblica con l’appartenenza ad associazioni che comportino un vincolo
di segretezza o comunque a carattere riservato, ovvero che comportino
forme di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei
principi di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialita’ delle
pubbliche istituzioni, nel rispetto delle leggi, dell’articolo 18 della
Costituzione Italiana, della legge 25 gennaio 1982, del decreto
legislativo 14 marzo 2013 numero 33, della determinazione numero 8 del
2015 dell’Anac e in coerenza con lo statuto del comune di Città di
Castello”. Leggendo l’articolo della norma che vieta le associazioni
segrete, il consigliere di Castello Cambia Emanuela Arcaleni le ha
definite in contrasto con la legge come quelle che prevedono un vincolo e
una riservatezza. “Lo statuto di questo comunale, all’articolo 34, lo
ribadisce, ne chiediamo il rispetto integrale. Non abbiamo niente contro
queste associazioni, neanche contro la massoneria ma vogliamo che sia
dichiarata e resa pubblica l’appartenenza”. Vincenzo Tofanelli,
presidente del Consiglio comunale, ha dichiarato che “tutti gli
assessori e i consiglieri, meno due, hanno depositato la dichiarazione”.
“I dati associativi nel Codice della privacy sono sensibili e
sottoposti a tutela” ha spiegato il segretario comunale Bruno Decenti
“Noi abbiamo preso a riferimento altri enti: abbiamo chiesto al Garante
un parere e sospeso la pubblicazione. L’esperienza di Firenze ci dice
che sia proporzionato esporre la propria appartenenza perché chi
esercita una funzione pubblica suscettibile di un controllo
dell’elettorato. Aspettiamo il parere per non esporre l’ente ad una
sanzione anche pesante. La proposta è di pubblicare i dati solo di chi
lo richieda”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli
d’Italia, partendo dalla privacy, ha detto che “prevedeva tre campi,
opinioni, stato di salute, orientamenti sessuale. Oggi è superata.
L’opinione politica non è un dato sensibile in consiglio comunale. La
legge Severino ha spinto verso situazioni folli: sono perseguiti dal
punto di vista penale i traffici di influenze. La Camera delle
corporazioni ha trovato un’ appendice nel Cnel ma soprattutto negli
assetti parlamentari, dove venivano elette quote dalla Cia o da
Coldiretti. L’appartenenza alla Massoneria è stata associata ad alcune
ideologie, piduismo e golpismo di destra. Ma Giuseppe Garibaldi era
massone e anche alcuni dei Savoia, Mazzini lo era. La trasparenza è
importante ma oggi la gestione della Sogepu cambierà se verrà sancito
che i suoi rappresentanti fanno parte di una loggia massonica? Facciamo
attenzione affinché un modello che è costato quattrini, l’organismo di
Vigilanza sia non solo un esimente giuridico. Dobbiamo vigilare che i
protocolli di questo modello siano rispettati. Altrimenti andiamo verso
lo Stato etico: sbagliamo se pensiamo che la massoneria e l’Opus abbiano
natura diversa, che i clubs di servizio non mettano in relazione i
propri membri. Bene la trasparenza ma stiamo attenti: le mani sulla
città, ammesso che ci siano, sono figli di un trasversalismo che nulla
hanno a che fare con l’appartenenza. D’accordo con l’ipotesi prospettata
dal segretario”. Giovanni Procelli, consigliere della Sinistra, ha
detto “sono usciti elenchi delle associazioni segrete ma che cosa è
accaduto ai suoi membri? La massoneria è stata implicata su tanti
scandali ma non ha legami con quella di Garibaldi. Sarebbe come
paragonare Gesù e la Chiesa, la rivoluzione d’Ottobre e il socialismo
reale. Auguro che nessuno iscritto alla massoneria possa far parte del
Parlamento”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha ribadito i
contenuti della mozione mentre Luciano Tavernelli, consigliere del Pd,
ha richiamato l’invito del sindaco “a dichiarare l’appartenenza,
scontata a tutti i livelli, perché già prevista dalla Legge Anselmi. Non
abbiamo niente in contrario alla trasparenza e il PD lo prevede nel
codice etico. I consiglieri hanno proceduto e gli atti sono a
disposizione. Si sta chiedendo qualcosa che già esiste. Alla massoneria
potremmo iscriverci tutti, stante i principi, ma sono le associazioni
segrete deviate il problema”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno
Insieme, ha sottolineato “un fatto politico: il sindaco era partito in
quarta ed è stato fermato dalle potenziali sanzioni. Dichiarare
appartenenze non è dovuto al corpo politico ma ai cittadini. Questa è la
direzione della trasparenza. L’orientamento del segretario è positivo.
Oggi votiamo un atto di indirizzo. La massoneria fa parte di queste
associazioni? La maggioranza ha votato il piano di Sogepu, potrebbe dare
l’indicazione di includerla nelle dichiarazioni dei rappresentanti
dell’azienda. Il problema della massoneria è la segretezza. Se la mia
collega, con cui condivido un percorso politico, avesse un vincolo di
segretezza lo vorrei sapere”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento
Cinque Stelle, ha specificato che “il fatto pericoloso è che chi
appartiene ad una associazione riservata lo deve dire. Se fossi
omosessuale, dichiarare la mia adesione all’Arcigay nel mondo di oggi
potremmo portarmi pregiudizio nella politica e nel lavoro. Attenzione
alla caccia alle streghe”. Riccardo Marchetti, capogruppo della Lega
Nord, ha dichiarato la sua “non appartenenza a logge massoniche. Ma
l’opinione pubblica che il cittadino ha della massoneria non è corretta.
Chiunque può vedersi in qualsiasi posto e fare affari. Io non sono
affiliato ma conosco gente di grande valore e dottrina che lo è. Il
senso vero è la ricerca interiore e la lista di chi ha fatto parte di
questa nobile istituzione è impressionante. Se poi emerge che dentro un
consiglio o una partecipata ci sono persone che si scambiano favori in
base ad una comune appartenenza associativa, si vada in Procura”. Il
sindaco Luciano Bacchetta ha ricordato come “io stesso ho richiamato i
consiglieri a dichiarare la propria adesione ad associazioni. Nel corso
dei mesi si è sviluppato un dibattito anche murale che ha travalicato le
mie intenzioni. Non mi è piaciuta la piega che ha preso, con centinaia
di manifesti abusivi, ad esempio. Il segretario ci ha richiamato alla
normativa sulla privacy e al nostro statuto. La mozione è inutile.
Reitero l’invito ad un atto di responsabilità: dichiarare la propria
adesione e autorizzarne la pubblicazione. Il nostro dovere è verso i
cittadini e va oltre le normative o informalismi. Non sono contro la
massoneria ma io non aderisco”. “E’ inutile la mozione o c’è fumus
persecutionis verso qualche associazione?” ha detto Emanuela Arcaleni
nella replica. “Riconosco i meriti della massoneria in quanto ha
contributo alla storia italiana ma allora non dovrebbero esserci
problema a votare il documento. Ma nella scorsa legislatura la
dichiarazione non è stata fatta, quest’anno ci sono ritardi. Chiedo di
estendere la procedura anche ai nominati a qualsiasi titolo dal comune o
in organismi riconducibili al comune. Nessuna caccia alle streghe ma un
rafforzamento del dettato dello Statuto”. Nelle dichiarazioni di voto,
Gaetano Zucchini, capogruppo del PD ha sostenuto che “lo statuto non è
lacunoso su questo. La ridondanza della mozione fa sospettare che ci sia
la caccia all’incappucciato, alimentando la teoria del sospetto”.
Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia: “Trasparenza non caccia
alla streghe”. “Sarà un atto ridondante ma voterò a favore” ha
annunciato Lignani “non voglio equivoci. Castello Cambia chiede legalità
e poi affigge abusivamente manifesti. Le incompatibilità dei partiti
non sono state quasi mai rispettate. L’obiettivo della mozione era
mettere nero su bianco le appartenenze delle partecipate”. “Voto
positivo anche per Tiferno Insieme”, ha detto Morini “abbiamo un obbligo
di trasparenza verso i cittadini perché l’adesione ad associazione
segrete porta problemi nell’amministrazione della cosa pubblica. Verso
queste appartenenze i cittadini devono essere maggiormente tutelati”.
Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha detto “di aver rilasciato tutte
le dichiarazioni e il voto per questo sarà contrario”. A margine del
dibattito il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Tofanelli ha
dichiarato: “Si comunica che sono pervenute all’ufficio di Presidenza
del Consiglio Comunale le dichiarazioni di appartenenza ad associazioni
che ogni consigliere deve presentare in base alla norma dello statuto,
che, in vigore da molti anni è stata finalmente applicata. Sindaco,
assessori e tutti i consiglieri comunali ad eccezione di due, hanno
trasmesso le loro dichiarazioni nel rispetto della normativa nazionale
sulla Privacy. E’ stato quindi compiuto un atto di trasparenza
significativo a tutela della dignità dell’istituzione comunale”.
Fonte:http://www.valtiberinainforma.it/news/citta-di-castello-il-consiglio-comunale-respinge-la-mozione-sulla-dichiarazione-di-appartenenza-alle-societa-segrete-
Fonte:http://www.valtiberinainforma.it/news/citta-di-castello-il-consiglio-comunale-respinge-la-mozione-sulla-dichiarazione-di-appartenenza-alle-societa-segrete-