martedì 17 marzo 2009



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SOCIETA'
PER UN PO DI GIORNI,SI PARLERA' SOLO DI CANI; E PERCHE' NO ,DELL'UOMO ESPRESSIONE DEL NULLA
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17 marzo 2009


Martini, colpevole inattivismo sindaci su emergenza randagi
Chiesto incontro con Assessore alla Sanità siciliano .
Un fatto gravissimo che denota un degrado territoriale da Paese del terzo mondo, mentre l'Italia ha le strutture e i finanziamenti per fronteggiare l'emergenza randagismo". Così il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, sulla morte del bambino di dieci anni sbranato da un branco di cani randagi nel ragusano. Martini punta il dito sull'"inattivismo colpevole dei sindaci del Centro-Sud". E al primo cittadino di Scicli, il paese siciliano dove si è consumato il dramma, "che parla di 'tragedia annunciata', ricordo - afferma il sottosegretario all'ADNKRONOS SALUTE - le sue responsabilità nell'ambito della sanità pubblica, e il fatto di aver disapplicato, di fatto, le norme vigenti". "Il randagismo - spiega Martini - è un problema gravissimo di salute e incolumità pubblica. Ma i mancati investimenti di risorse destinate alla raccolta, alla 'chippatura' e al ricovero dei randagi sta diventando un fenomeno altrettanto grave". Una realtà, questa, estesa "soprattutto nel Centro Sud, e in Sicilia in particolare". Tant'è che il sottosegretario ha "richiesto oggi stesso un incontro con l'assessore alla sanità siciliana, che confido di incontrare in settimana". L'inattivismo dei primi cittadini su questo fronte al centro dell'incontro. "Il Comune di Modica - racconta Martini come esempio - aveva ottenuto un finanziamento di 50 mila euro per l'apertura di un canile. Ebbene, non ha mai ritirato i fondi perché non ha preparato la documentazione per ottenerli". All'indomani della tragedia di Scicli, "abbiamo investito anche i Nas - spiega Martini - della questione". Ma quella del randagismo resta un'emergenza, "soprattutto nel Meridione, dove spesso - ricorda il sottosegretario - si accompagna anche a gravissimi casi di maltrattamento degli animali". E proprio sull'abbattimento di randagi, "di cui sento parlare in queste ore, ricordo a cittadini e sindaci - afferma il sottosegretario - che nessuno può abbattere questi animali, si tratta di un illecito grave, di un reato perseguibile penalmente". I randagi "vanno catturati, curati e sterilizzati", tanto che "ci sono finanziamenti previsti per la loro detenzione". Tuttavia "esistono, soprattutto nel Meridione - riconosce Martini - canili che versano in situazioni allucinanti. Ma ci ripromettiamo di fare luce e chiarezza su queste situazioni".

COMMENTO:
Responsabile del comportamento degli animali é solo l'uomo,spesso, incapace di capire,di aiutarli a vivere e di amarli.

L'uomo d'oggi sa solo fregiarsi delle pellicce degli animali,sa solo usarle per proteggersi,per ricavarne lauti guadagni,sa solo indossare le penne del pavone,per mostrare agli atri quello che in effetti non é.
Vuol essere un nomimato politico,un magnate, uno che va alla fattoria,all'isola o dal grande fratello,o chissà che altro,ma ricusa tutte quelle responsabilità che,invece, sono connesse al suo apparire nel contesto degli assunti impegni.

Perdonate la mia ira che non ha né limite nè confini poichè ,da adesso sarà solo stillicidio contro gli animali ,esseri non colpevoli della stupidità e della responsabilità dell'uomo ,oggi non in grado di assumerla.

Se l'uomo si rende responsabile di crimini efferati contro i propri figli,contro la indifesa parte dell'umanità che,sovente ha bisogno del più forte,figurarsi a proteggere gli animali e dunque d'accudirli.

Il territorio d'una città ,é territorio del comune il quale é tenuto a rinchiudere in aree protette gli animali randagi. Alcun affidamento può ritenersi deterrente per scrollarsi dalle responsabilità alle quali sovente , si rifugge per la stupidità e la distrazione ch'egli detiene a non volere accettare responsabilità che sono proprie di chi si accinge ad amministrare .

E' pertanto con indignazione che ,la mia declamata ed accorata esternazione ,ha motivazione per esprimere tutto il disappunto per i recenti accadimenti che hanno invaso le pagime dei quotidiani e del Web,dove é emersa la disattenta valutazione sui problemi che riguardano il proprio territorio da gestire .

Certamente l'uccisione di bambini azzannati dai randagi non é cosa piacevole ,e non voglio trovarmi nei panni dei genitori,ma la colpa é dell'Uomo e solo dell'uomo .

Governo,Regioni,Comuni ,si devono adoperare per allestire centri idonei di decente allocazione a protezione degli stessi animali che hanno bisogno,al pari dell'uomo, del necessario sostentamento e d'un vivere dignitoso e non la loro soppressione.

Condivido il disappunto della signora Francesca Martini, sottosegretario al Welfare.
Aaronn

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