sabato 14 marzo 2009



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Andrologia

La virilità comincia a tavola

I cibi afrodisiaci non esistono: è scientificamente provato. Al contrario la Dieta Mediterranea, combinando nutrienti differenti e benefici per il sistema cardiovascolare, permette di prevenire i danni al sistema cardiocircolatorio, e quindi all’apparato genitale maschile e alla sua capacità erettile. Questo il messaggio per il 2009, che accompagna la consueta settimana di visite andrologiche gratuite promosse dalla SIA (Società Italiana di Andrologia).
A presentare l’iniziativa, a Milano, Vincenzo Gentile, presidente della società, e Nicola Mondaini, Dirigente Medico I Livello, Ospedale S. Maria Annunziata, Università di Firenze.

Nutrirsi in salute
I ben noti vantaggi per la salute della dieta mediterranea sono confermati anche dal risultato di una meta-analisi, eseguita nel 2008 proprio dall’Università di Firenze. Prendendo in esame 12 studi, per un totale di 1,5 milioni di persone coinvolte, con follow-up di 3-18 anni, l’analisi ha confermato il ruolo protettivo svolto dalla dieta mediterranea con riduzioni significative:

-9% di mortalità per ogni tipo di causa,
-9% di mortalità e incidenza per malattie cardiovascolari,
-6% di mortalità ed incidenza per malattie tumorali,
-13% di incidenza delle malattie neurodegenerative.

“Seguire un regime mediterraneo – sottolinea Mondaini - determina esiti diretti positivi anche sulla sfera sessuale con aumento del testosterone, controllo del colesterolo e aumento dell’attività antiossidante”. A ciò si aggiungono poi gli effetti indiretti, correlati al controllo del peso, per la salute generale e sessuale; l’obesità, infatti, può compromettere nell’uomo la funzione sessuale perché la presenza di massa grassa è strettamente legata alla diminuzione dei livelli di testosterone. Nel complesso la dieta mediterranea ha un effetto benefico sull’endotelio (la parete interna di tutti i vasi), quindi previene l’aterosclerosi, migliora la circolazione cerebrale e quella coronarica, e anche la vascolarizzazione dell’organo sessuale maschile.

Prevenire l’infertilità
“L’infertilità maschile oggi riveste un’importante valenza sociale, su di essa influiscono sia le condizioni ambientali sia gli stili di vita - spiega il professor Vincenzo Gentile - Per questo motivo gli andrologi italiani vogliono richiamare una maggiore attenzione sulla prevenzione, che ogni uomo deve praticare fin dalla giovane età, per poter vivere serenamente la propria vita e quella di coppia, assicurandosi la possibilità di diventare padre”. Secondo i dati di una ricerca condotta dall’Università di Pisa, negli ultimi 40 anni è drasticamente calata la capacità riproduttiva dei maschi italiani: è diminuito il numero di spermatozoi da 71 60 milioni/ml, con una riduzione della motilità negli ultimi 30 anni fino al 30%.
Tra le cause di infertilità, correggibili dall’andrologo, il varicocele, la dilatazione varicosa delle vene nello scroto che compare in circa il 15% dei ragazzi tra i 15 ed i 25 anni senza sintomi evidenti, e il criptorchidismo, l’anomalia più frequente dell’apparato urogenitale in età pediatrica, che colpisce il 3-5% dei nati a termine e il 9-30% dei pre-termine. A queste si affiancano oggi inquinamento e alimentazione, da ricordare che proprio nei bambini e nei ragazzi l’obesità ed il sovrappeso determinano un innalzamento della temperatura dei testicoli, con conseguenze negative sullo sviluppo futuro degli spermatozoi. “Abituare i bambini, sin da piccoli, a un’alimentazione sana e variegata può aiutare a contrastare i problemi sessuali in età adulta. Ma non basta. È necessario praticare regolarmente esercizio fisico e abbandonare alcune pessime abitudini quali il fumo, l’alcol e l’uso di droghe”.

1 commento:

Evangelina ha detto...

Grazie per la visita del mio blog ...
Siete i benvenuti ....
Saludos ...
Fascination ...