martedì 12 maggio 2009



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Tumori: dall’ erba di San Giovanni un potenziale alleato per la prevenzione

di Adriana Albini

Dall’iperico, pianta erbacea perenne nota anche come Erba di San Giovanni, arriva un nuovo possibile alleato nella lotta contro i tumori.
Il team di ricercatori guidato da Adriana Albini, Responsabile Ricerca Oncologica dell’IRCCS MultiMedica, ha scoperto che l’iperforina, principio attivo presente nell’olio estratto dalla pianta, ha proprietà anti-angiogeniche, ovvero combatte le cellule che formano i vasi sanguigni dei tumori. Lo studio è stato pubblicato nel numero di maggio dell’European Journal of Cancer.

L'iperico ha proprietà medicinali note da tempo. Già i cavalieri templari ne conoscevano le capacità di migliorare l’umore dei feriti in battaglia. In alcuni paesi, tra cui la Germania, è ampiamente utilizzato per il trattamento dell'ansia e della depressione. L’iperico possiede anche altre proprietà farmacologiche per uso esterno: è astringente, cicatrizzante e immunomodulatorio.
L’estratto della pianta contiene oli essenziali, derivati fenolici e un pigmento rosso, color sangue, chiamato ipericina. Per il suo contenuto di flavonoidi, l’olio possiede un’attività immunomodulante e antinfiammatoria, dovuta in particolare al principio attivo “iperforina”.

“Abbiamo scoperto - spiega Adriana Albini – che l’iperforina, inibendo le cellule endoteliali stimolate dai tumori, combatte la neovascolarizzazione. Il meccanismo passa attraverso l’inibizione della molecola NFkB, un interruttore principale dei circuiti di infiammazione e angiogenesi infiammatoria. Blocca inoltre la migrazione dell’endotelio in risposta a citochine infiammatorie”.

“Questo risultato – prosegue Albini - potrebbe suggerire l’uso dell’iperico nella prevenzione del cancro. Il concetto di ‘prendere i tumori per fame’ dell’anti-angiogenesi è alla base delle strategie attualmente utilizzate in combinazioni terapeutiche contro quasi tutti i tumori”.

La ricerca, finanziata da AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) e dalla Compagnia di San Paolo, vede coinvolti i giovani studiosi Ilaria Sogno, Luca Generoso, Girieca Lorusso, Nicola Vannini, e collaboratori delle Università di Padova e Varese e del Centro Biotecnologie Avanzate di Genova.

Quasi in parallelo al team di Albini, i ricercatori tedeschi Rothley e Sleeman hanno rivelato che l’iperforina e l’omologo aristoforina agiscono anche sull’endotelio linfatico. I due studi, usciti in contemporanea, a conferma l’uno dell’altro, evidenziano il grande potenziale di impiego di iperico e iperforina come principi attivi di origine naturale in anti-angiogenesi.
Ulteriori studi di sicurezza sono comunque necessari, soprattutto in vista di combinazioni.
Studio pubblicato su European Journal of Cancer 45 (2009); “Mechanisms of Hyperforin as an anti-angiogenic angioprevention agent”; Girieca Lorusso, Nicola Vannini, Ilaria Sogno, Luca Generoso, Spiridione Garbisa, Douglas M. Noonan, Adriana Albini.

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