venerdì 10 novembre 2017

dai miei versi : Papaveri rossi.




Se … nel trascorso tempo
potessi io tornare …
papaveri rossi ti vorrei donare,
quei  fiori di campo . . .
che spontanei e senza pretese,  
hai detto di preferire
e che a primavera
incantano la natura di colori.

Se … nel trascorso tempo
potessi io tornare …
donerei la vita mia
per rivedere ancora,
i tuoi primi passi incerti
e riabbracciarti
come fosse la prima volta.
Osservare lo sguardo tuo infocato
dopo una lunga corsa
per ubbidire al mio richiamo.

Ma oggi, non è più quel tempo . . .  figliol caro
e . . . alcun oblio
ha toccato la mente mia
rivedendo ogni giorno
il tuo sguardo assorto . . .
riascoltando . . .
quel delicato saluto mattutino . . .
e ancora più . . . mi par di sognare
nel sentir la tua voce
mentre . . .  cerco nel nulla la tua presenza.

E . . . allora che vorrei tornassi
nella tua materna casa . . . 
come un tempo . . .
a chiamarmi ancora una volta . . .
a coinvolgermi  nelle tue speranze
o . . . nei tuoi progetti
che nascevano in te all’improvviso.

Se … nel trascorso tempo
potessi io tornare …
Vorrei . . . ascoltarti per un sol minuto,
o semplicemente . . .
se Dio me lo concedesse . . .
trovarmi nel tuo luogo
si . . . da divenir della tua serenità conoscenza,
quella che in vita t’è venuta meno
e che la dea cieca non ha favorito.

Sai . . .  ormai … manca poco . . .
e . . . l’inverno è già in arrivo …
ed io . . . voglio giungere per tempo
per tornare in quel luogo
ove nasce l’amore che ti ho indicato.
Perciò . . . stammi vicino . . .
se puoi . . .
accontenta un vecchio ormai stanco
che . . .  eppur  . . .  fu gagliardo negli anni andati,
quando  sentiva d’essere il re del mondo.

Non ricordi?
Fui io …  a insegnarti i primi giochi;
fui io a stringerti a me
perché il calore mio si mescolasse al tuo,
perché  sentissi i battiti del mio cuore
e comprendessi l’amore …
quello vero . . .
quello che più . . . ci avvicina a Dio.

Perciò . . . per tutto il tempo
che a me avrai dedicato …
per essermi rimasto accanto
anche un sol minuto . . .
ti invierò un bacio,
insieme al propizio vento,
perché giunga nel tuo tempo
là . . . dove non ci sono pene e amarezze,
là . . . dove non esiste
né il male né la tristezza;
Là . .  . dove i papaveri rossi
non sono fiori effimeri,
ma perenne bellezza della primavera !

Salvatore Casales

sabato 4 novembre 2017



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