domenica 6 marzo 2011



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GIUSTIZIA : UNA RIFORMA PER IL POPOLO ITALIANO.
post pubblicato in Diario, il 5 marzo 2011
Tutti gli errori dei giudici. Perché non pagano?
di Alessandro Sallusti

La riforma della giustizia italiana non serve a Berlusconi, ma alla gente normale prigioniera di una casta di intoccabili. Giudici e pm sono gli unici che non pagano mai, anche se sbagliano. Da oggi vi raccontiamo tutti i loro errori e le loro manie. Vittorio Sgarbi .
Fonte:http://www.ilgiornale.it/interni

Un deputato del Pdl, Luigi Vitali, ha presentato un disegno di legge che prevede la prescrizione veloce dei processi per gli imputati che abbiano più di 65 anni e nessun precedente penale. A naso la norma toglierebbe Berlusconi dalle grinfie della magistratura. L'opposizione ha gridato subito allo scandalo senza prima accertarsi di come stavano le cose. E cioè che i vertici del Pdl, Cavaliere in testa, avevano già bocciato senza appello l’iniziativa personale del collega Vitali. A sinistra ci sono rimasti male perché già assaporavano il piacere di scatenare i Travaglio e l’opinione pubblica contro l’ennesimo tentativo di fare approvare una legge ad personam cucita su misura per il premier. Noi invece ci siamo rimasti bene perché vuol dire che si abbandona definitivamente l'ipotesi di rompere l'accerchiamento giudiziario cui è sottoposto Berlusconi non attraverso provvedimenti di emergenza che lasciano il tempo che trovano (come dimostrano i tentativi del passato) ma affrontando il problema alla sua radice. Il che accadrà la prossima settimana, quando in Consiglio dei ministri entrerà la riforma della giustizia. Da quel momento si misurerà, fuori da ogni equivoco e sospetto, la reale intenzione di tutta la classe politica a risolvere una delle grandi emergenze del Paese, quella appunto della giustizia.

I nodi da risolvere sono due. Il primo è quello di ridare alla politica quella autonomia rispetto al potere giudiziario, disgraziatamente buttata via 18 anni fa sull'onda dello choc di tangentopoli. È urgente che ministri, deputati e senatori si riapproprino del diritto all'immunità che era sancito nella costituzione.

Il secondo nodo riguarda invece tutti noi, comuni cittadini prigionieri di una casta, quella dei magistrati, che rifiuta di autoriformarsi per conservare privilegi, potere e una immunità che non ha pari al mondo. Quando un chirurgo sbaglia ad amputare una gamba viene cacciato sui sue piedi. Se un pm o un giudice sbaglia, clamorosamente ed evidentemente, nulla accade. Le loro incapacità e lentezze causano drammi personali e danni ingenti alla nostra economia, tenendo lontano dal mercato investitori stranieri e scoraggiando i nostrani. Negli ultimi sette anni, su 1.010 magistrati finiti sotto processo disciplinare, 812 sono stati assolti, 126 sono stati ammoniti, 38 censurati, 22 multati e soltanto 6 rimossi. Nessun ordine professionale ha una casistica di autointervento sui propri iscritti così blanda.

Che un magistrato sia infallibile, sempre in buona fede e comunque in sé, è una leggenda da sfatare. Sono uomini come tutti, con i loro limiti e convinzioni. Da oggi pubblichiamo una serie di storie raccolte dal collega Stefano Zurlo che i giornali gazzette delle Procure si guardano bene dal raccontare. Partiamo con tre casi: quello del giudice che non paga il conto al ristorante e in risposta alle proteste del gestore manda i carabinieri, quello del pm che chiede l'elemosina sotto il tribunale e che pur giudicata incapace di intendere e volere resta al suo posto, e quello del pm che fa ipnotizzare un imputato per saperne di più.
Siamo d'accordo: nessuna legge ad personam, ma per favore una legge sì, e subito.

Il commento :

Condivido pienamente , le lagnanze di Sgarbi ,persona sempre presente ogni qual volta necessita un commentario ,direi sempre equilibrato su i diversi prospetti della cultura, della politica e del sociale.

Condivido ,ancora di più l’articolo di cui sopra, le cui considerazioni sulla magistratura sono espresse senza limitazioni in quanto,quotidiani,trasmissioni televisive ,etc. vorrebbero diffondere ,nel cittadino medio una informazione che distorce delle verità .
Insomma ,alcuni magistrati,per fortuna una minima parte di loro, possono utilizzare ,a torto o a ragione,forti somme di danaro degli Italiani,probabilmente sforando quelle che sono le indicazioni della disponibilità loro assegnata.

Gli italiani stanno male e si continua a sciupar denari; i monumenti di maggior pregio storico e artistico si deperiscono,ma non ci sono i fondi. Le scuole hanno edifici fatiscenti ,pronti a crolli o in uno stato di abbandonono e i denari non ci sono.

Una volta i tribunali erano intasati per le varie controversie condominiali, oggi ,a me sembra che, l'invaso amministrativo dei tribunali,é ingenerato dagli stessi giudici,che non digeriscono ,probabilmente questa politica ,se vogliamo ,del più forte,del più vicino alla solidarietà,ai problemi di tanti giovani o tante giovani in cerca di un lavoro stabile etc...,e probabilmente con il solo difetto di fare o dire ...tutto alla luce del sole.

Per i Sig.ri P.M. ogni disponibilità é lecita,purché si pervenga a dei risultati che, se arrivassero in termini ragionevoli ,ci si potrebbe pure star quieti.
Allora non solo reputo ragionevoli le esternazioni del Prof. Sgarbi, che esaltano in maniera netta e senza indugi il dispregio per il denaro che, si ha quando lo stesso, non é quello delle nostre tasche,ma soprattutto se si pensa alla futilità,avvolte, per il quale viene utilizzato, dimentichi, avvolte, delle scadenze dei termini di tanti reati che si prescrivono.
Non credo che un organo , se pure, dello Stato, non debba avere delle limitazioni.

Credo anche ,e me ne vado rendendo edotto,che la democrazia italiana non esiste più ,illustri lettori d’ogni censo; che la libertà del cittadino non é più una garanzia di una democrazia ,qual'é quella in atto esistente in Italia ,perché il cittadino subisce violenza.

Non è vanagloria la mia e l’esternazione del Prof.Sgarbi é una considerazione dettata dalla perdita di fiducia a una casta che si sta impadronendo della nostra libertà .Ma deve essere possibile che in un paese ,come il nostro, che si dichiara democratico, da un pò di tempo , é vietata la facile e mera espressione telefonica che può intercorrere fra due o più interlocutori nel tentativo di aiutare qualcuno ? I nostri figli? E' noto il reato di violenza alla persona,di spiare chiunque si cimenta a chiedere una necessità ; trattasi di una richiesta di lavoro o quant'altro. O loro sono al di sopra delle parti per dichiararsi estranei ad atti di solidarietà verso il prossimo?

E noi,siamo un paese libero e civile quanto subiamo le cimici fino ai fondelli dei calzoni? Oppure siamo dinentati un popolo di delinquenti?

E allora, ecco si, che l'individuo si esaspera a leggere tali notizie ed apprezzo il Dott. Sgarbi quando esprime tali lagnanze e,sovente ,gradisco la sua veemenza che,per certi versi, non si scosta dalla mia e che sgorga dalle viscere del nostro io perché é confortata da verità e ragione.

***Egregi signori Magistrati ,un fatto che avrebbe potuto interessarVi porto al vostro orecchio perché la dice lunga sugli esiti di giudizio. Circa 200 famiglie per un’iniqua sentenza emessa da giudici ,v/s colleghi, del (Tribunale Civile di Caltanissetta ) attendono da circa 30 anni un giudizio giusto e secondo verità . Perché non si verifica la conduzione di questi scandalosi processi che hanno prodotto danni,non solo materiali,ma alla psicosi a tante famiglie di Caltanissetta che ,continuano a subire una –mala giustizia? Perché non si constata cosa c’è dietro il tanto discusso, fin dagli anni 70,del “ COMPLESSO GERACI di Caltanissetta contrada Balate ?“ .***

Eccone una Prova:

Il CASO : PIANO GERACI –CALTANISSETTA - NUOVO APPELLO ALLE ISTITUZIONI-

3 marzo 2009


Dal quotidiano "LA SICILIA del 28 u.s. leggo cenni :

Piano Geraci. Reazioni al proscioglimento degli imprenditori e nuovo appello alle istituzioni.

Nuovo appello alle istituzioni da parte dei residenti del piano geraci,i quali,a seguito della sentenza di proscioglimento emessa dal GUP nei confronti dell'imprenditore Luigi Geraci e degli altri componenti delle imprese edilizie,tornano a chiedere che la vicenda venga riesaminata dall'autorità giudiziaria. I residenti delle palazzine di edilizia popolare,realizzate in fondo a via Turati alla fine degli anni 70,continuano a sostenere di avere subito pressioni e di essere stati dannegiati dalle richieste di saldo del prezzo sempre più elevate da parte dell'imprenditore Geraci,motivo per il quale chiedono alla Procura di appellare il verdetto emesso dal Gup appena tre giorni fa. Etc..............................

Ecco come 30 anni e più, non sono stati ancora bastevoli perché,dei signori - appellati giudici-, che probabilmente non hanno né letto né seguito l'intero iter causale, forse troppo copioso o complesso, potessero giudicare in un verso anziché in un altro per garantire il titolo di una proprietà –economica e popolare- a tante famiglie ,legittimate assegnatarie di immobili economici e popolari ?

*Saranno pure vere le cene e le feste alle quali hanno aderito diverse -Baccanali- presso le diverse dimore del Pres.Berlusconi ,ma cosa può interessare agli italiani se durante tali feste*** le baccanti si sono lasciate andare in preda all’ ebbrezza, a ogni tipo di danza scomposta, in agitazioni corporee?

E stiamo ancora a blaterare sulle feste di Palazzo Grazioli?

Queste, erano le stesse feste della mitologia di allora;sono gli stessi festini che,in seguito ,con il passare delle epoche, non hanno perduto l'essenza del miglior tempo libero dopo il lavoro e sono state mantenute dagli uomini più potenti e più ricchi del mondo.E di tutto ciò ,agli italiani interessa ben poca cosa,tranne essere giudicati secondo verità e non secondo la (regola) del più potente .

Ma tanto esige lavoro,impegno e un comportamento scevro da condizionamenti ,stante che l' agire di un magistrato, e quindi il suo giudizio,avviene nel nome del Popolo Italiano. Allora ,se tale giudizio é nel nome del popolo italiano, tutti i cittadini esigiamo una giustizia sociale perchè quella esistente,per certi versi, non é tale .

Aaronn

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