venerdì 27 maggio 2011


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Nel Centro Storico in una posizione dalla quale si gode il panorama dell’intero paese, delle colline e del mare vi offriamo ospitalità di qualità in un palazzo d'epoca finemente ristrutturato.

Le stanze offrono tutti i confort oltre alla calorosa ospitalità che vi porterà ad apprezzare ancora di più le bellezze naturali, storiche ed artistiche della zona। Gioiosa ed il suo circondario offrono molto al turista che cerca il puro divertimento o il relax. Il mare stupendo è sempre ai primi posti delle classifiche per l'attribuzione del bollino Blu. La montagna che arriva rapidamente oltre i 1000 metri di quota offre fitti boschi, cascate, scorci e panorami stupendi. Vi aspettiamo per gioire insieme di questa stupenda terra che oltre alle bellezze naturali offre arte e storia millenaria.

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La nostra casa è in un palazzo d'epoca del Centro Storico di Gioiosa Jonica, vicino al Castello alla Chiesa "Matrice" ed alle altre chiese e palazzi storici.
L'ingresso padronale con volta a crociera dà accesso alla scalinata in granito.
Al primo piano abitiamo noi, al secondo ci sono 4 camere ed al terzo c'è la cucina, la sala colazione ed altre 4 camere.
In particolare al secondo piano si trovano 4 camere :

Diana, camera matrimoniale con un camino d'epoca, ha un affresco con la raffigurazione di Diana , dea della Caccia.

L'aurora, è un camera matrimoniale ed ha la possibilità di aggiungere altri 2 posti letto, è rivolta ad Est e gode di una splendida vista sul paese e sul mare.

Castello, è un camera matrimoniale ed ha la possibilità di aggiungere altri 2 posti letto, è rivolta ad Est ed a Sud gode di una splendida vista sul paese e sul mare con 2 balconi, inoltre affaccia direttamente sul Castello Aragonese di Gioiosa Jonica.

Le ballerine, è un camera matrimoniale finemente decorata, dotata di tutti i confort e di bagno con idrodoccia।



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Se un di decidessi di attraversare il basso Jonio ,sosta a GIOIOSA JONICA ,troverai un mare di cristallo e una cultura che non ha perduto il suo fascino nei luoghi di un tempo andato,in un centro storico che a tutt'oggi offre al viandante in cerca di pace un B&B da favola. Un personale ti introdurrà nel posto ,dove sarai accolto con educazione e professionalità. Telefona al : 39 0964 410639 / 39 345 9241225 per un appuntamento


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Nel Centro Storico in una posizione dalla quale si gode il panorama dell’intero paese, delle colline e del mare vi offriamo ospitalità di qualità in un palazzo d'epoca finemente ristrutturato.

Le stanze offrono tutti i confort oltre alla calorosa ospitalità che vi porterà ad apprezzare ancora di più le bellezze naturali, storiche ed artistiche della zona. Gioiosa ed il suo circondario offrono molto al turista che cerca il puro divertimento o il relax. Il mare stupendo è sempre ai primi posti delle classifiche per l'attribuzione del bollino Blu. La montagna che arriva rapidamente oltre i 1000 metri di quota offre fitti boschi, cascate, scorci e panorami stupendi. Vi aspettiamo per gioire insieme di questa stupenda terra che oltre alle bellezze naturali offre arte e storia millenaria.

La nostra casa è in un palazzo d'epoca del Centro Storico di Gioiosa Jonica, vicino al Castello alla Chiesa "Matrice" ed alle altre chiese e palazzi storici.
L'ingresso padronale con volta a crociera dà accesso alla scalinata in granito.
Al primo piano abitiamo noi, al secondo ci sono 4 camere ed al terzo c'è la cucina, la sala colazione ed altre 4 camere.
In particolare al secondo piano si trovano 4 camere :

Diana, camera matrimoniale con un camino d'epoca, ha un affresco con la raffigurazione di Diana , dea della Caccia.

L'aurora, è un camera matrimoniale ed ha la possibilità di aggiungere altri 2 posti letto, è rivolta ad Est e gode di una splendida vista sul paese e sul mare.

Castello, è un camera matrimoniale ed ha la possibilità di aggiungere altri 2 posti letto, è rivolta ad Est ed a Sud gode di una splendida vista sul paese e sul mare con 2 balconi, inoltre affaccia direttamente sul Castello Aragonese di Gioiosa Jonica.

Le ballerine, è un camera matrimoniale finemente decorata, dotata di tutti i confort e di bagno con idrodoccia.

sabato 21 maggio 2011

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Il crimine del mobbing


Continua imperterrita la violenza alla persona sia nella classe operaia che impiegatizia.Continua inappellabile ogni forma di protesta contro coloro che,profittando di una posizione di comando presso le strutture impiegatizie come - capi reparto- capi uficio - caporali di giornata - capi struttura - direttori e preposti bancari -primari ospedalieri, mortificano a tutt'oggi, il dipendende minacciando il loro licenziamento se le malcapitate o i malcapitati non sottacciono alle loro vogliose richieste di qualsivoglia natura.

Dall'altra sponda,si osserva ad una "Giustizia,inerme che, imperterrita", continua a nicchiare ed a far da mercante alle continue proteste dei lavoratori-contenziosi ,dispendiosi ed infruttuosi che, non curando nella sua pienezza o non curando il lavoratore/trice non rispondono a garanzia del leggittimo posto di lavoro ,messo in discussione da un paradigma mafioso comportamentale che, ancora oggi, viene esercitato verso il più debole e senza che un giudizio sereno intervenga in loro favore.
Premesso ciò :


Su Facebook esistono tanti gruppi sul mobbing cui aderiscono centinaia e anche migliaia di persone, ma, prescindendo dalle identità “virtuali”, non credo che tutte siano vittime o interessate a combattere questo fenomeno criminale, poiché nel mondo “reale”, i mobbizzati si scontrano con un compatto muro di silenzio omertoso, a difesa di tale temibile strumento di potere, cementato da alcuni magistrati, che, infangando col proprio comportamento la categoria cui appartengono, trasformano impunemente le vittime di mobbing in vittime di malagiustizia.
Chi ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi di potere subiti, sopportandone le ”dannose” conseguenze, ampiamente analizzate da psicologi e sociologi, sa per esperienza diretta come si rendano tutti latitanti in questa impari battaglia di legalità, in cui non è facile distinguere le vere vittime da quelle false, soprattutto nel mondo “virtuale“.
Considerato che la determinazione nel reclamare Giustizia potrebbe essere un criterio accettabile per trovare le persone ben motivate cui affiancarsi in questa lotta solitaria, che, dopo tanti anni, non ha prodotto, ad oggi, alcun risultato positivo per le vittime attuali e future, invito coloro che hanno già adito la Corte d’Appello o la Corte di Cassazione, così manifestando la volontà di non abbandonare un legittimo desiderio di Giustizia, ad unire le nostre “denunce” incontrandoci nel mondo reale, attrezzati unicamente della propria determinazione.
Le modalità vi saranno poi rese note, assicurandovi di essere consapevole della diffidenza che ogni vittima di mobbing ha sviluppato.

L’evento rimarrà aperto per qualche mese al fine di farlo conoscere al maggior numero possibile di persone e un aiuto in tal senso potrebbe venire dai numerosi psicologi esistenti in rete, che potrebbero così dare un contributo più costruttivo.

Per quanto sopra detto, chi fosse interessato a tale evento dovrà qui pubblicizzare gli estremi di riferimento del proprio ricorso per mobbing. (Quelli miei sono già da tempo pubblicizzati su Facebook v.nota “Lettera a chi crede nella Giustizia”)

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Milano ,il secondo Bronks
? – Prendendo a prestito il tormentone iniziato da “La Repubblica”, che da mesi chiede al premier Silvio Berlusconi di rispondere a dieci domande riguardanti il Rubygate e la sua posizione dinanzi alla giustizia, il quotidiano del Carroccio, “La Padania”, decide di utilizzare la stessa trovata per la sua campagna elettorale, in vista del secondo turno delle Amministrative milanesi. Nel mirino, ovviamente, il candidato a sindaco Giuliano Pisapia, che ha battuto Letizia Moratti al primo turno del voto. Dal si alle moschee e ai centri sociali, passando per il lavoro pubblico agli immigrati, fino ad arrivare alle case ai Rom: il programma di Pisapia, ci tiene a sottolineare il quotidiano verde diretto da Umberto Bossi, fa praticamente a pugni “con il diritto di essere milanesi”. Le dieci domande a Pisapia, alle quali il candidato a sindaco del centrosinistra non si sa se risponderà, sono state pubblicate dal quotidiano del Carroccio in prima pagina e il tema più dibattuto è quello ovviamente della presenza di immigrati nel capoluogo lombardo. Argomento caro alla Lega, sul quale la stessa squadra capitanata dal senatur non ha mai nascosto le sue tesi di stampo razzista. Non è un caso che a campeggiare come prima domanda tra le dieci vi sia proprio quella riguardante l’apertura dei concorsi pubblici agli stranieri. Ma non solo. Prendendo spunto da vari passaggi del progetto di governo di Pisapia, dove si parla appunto di apertura di moschee, di accoglienza per Rom ed extracomunitari, di favorire le unioni di fatto e quelle tra omosessuali, cercando di proporre un modello quanto più simile a quello matrimoniale oggi in vigore in Italia, il quotidiano verde pone in essere una serie di domande volte a quanto meno cercare di screditare la figura di Giuliano Pisapia agli occhi dei milanesi in primis. “Concorsi pubblici aperti agli stranieri? Cosa ne pensano gli italiani disoccupati, cassintegrati, precari e giovani?”, è il primo quesito che il giornale pone a Pisapia. “Dove la fanno la grande moschea? - continua - Magari proprio sotto casa sua?”. E ancora: “Rom che auto costruiscono case? Dove? Con che soldi? Dopo la casa e il lavoro agli immigrati, anche il voto subito?”. “Quindi - si arriva al punto - quali tasse comunali aumenteranno? Il biglietto del tram? I parcheggi? L’acqua? La tassa rifiuti?”. Poi infine: “Davvero la famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna è ormai fuori moda e superata?”. Questo è quanto si legge nella prima pagina del quotidiano dei lumbard.

LE DIECI DOMANDE DE LA PADANIA A PISAPIA

1. Cosa pensano gli italiani dei concorsi pubblici aperti agli stranieri?
2. Dove fanno la grande moschea?
3. Rom che auto costruiscono le case?
4. Vigili disarmati e impegnati solo a fare multe?
5. Dopo la casa e il lavoro agli immigrati anche il voto subito?
6. Quali tasse comunali aumenteranno?
7. Ecopass per tutti, più ampio e caro?
8. Basta ordinanze contro la prostituzione?
9. Padova è un modello da esportare a Milano?
10. Davvero la famiglia fondata sull'unione tra uomo e donna è ormai 'fuori moda' e superata?

domenica 1 maggio 2011


Se fossi io poeta
vorrei trovare i migliori attimi per ricordare con riconoscente rima
chi la vita mi donò
e poi…profanare nei pensamenti loro
si da divenir possessore dei loro attimi più belli ,
si da portarli nel core,per sempre, tale ai sentimenti più sinceri .sal