mercoledì 25 marzo 2009



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Per mai fuggire.

Non si fugge dalla vita,
dalle cose che non ci contentano.

Non si fugge dalle verità
che sono avvolte scomode,

che alla fine risultano le sole,
che portano il sereno ad un’animo affranto.

Non si fugge da se stessi
se non si ritrova l’orgoglio del sorriso,

se si cercano le ragioni del cuore,
della dignità che distingue.

Non si fugge dallo sguardo d’un fanciullo
perché conserva verità e purezza.

Si fuggono, epperò, l’ignominia,il male,il brutto
che nel codardo rivelano il tacere.

Si fugge ancor più dal potere,dal prestigio,dall’abuso,
se la forma non è pari alla sostanza,

se la giustizia,che sovente si esige,ripara
nel teatro vecchio del tornaconto.

Aaronn

24/03/2009 22.29.41

lunedì 23 marzo 2009



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Non erano ladri di biciclette.-
Ricordando quel Maestro di mio Padre

Andavamo a Roma al venir dell’estate,
a trovar quei tuoi romani, ti ricordi?
Quando il sole da noi è così cocente
e la frescura la trovi solo nel bel monte
che a sovrastar vi domina l’Onnipotente.

Quanti sogni in quei viaggi,
si diceva d’attraversar il continente,
col vestito nuovo tale agli emigranti,
coi loro sogni nel fardello , che si dipigean,
fra le rotaie del lungo treno e nella confusa mente.

Spesso in quel treno nascea l’amicizia,
e tu… a dir di me come d’un piccino ritrovato,
mostravi l’orgoglio tuo del lavor di maestro guida,
mentre negli occhi tuoi s’effondea una luce irradiante
come a chi ha trovato la fortuna vera.

Andavamo a Roma, quando si dicea di essa
“Città Aperta”, a scoprir delle mura le rovine
e l’antiche gesta de Romani e de Sovrani,
delle fontane e de simboli tutti, di quel tempo andato,
che l’uomo ha tramutato in conoscenza.

Andavamo a Roma, città eterna, dove il progresso
avea fatto prima a prender possesso di quella giovinezza,
che, della Belle Epoque ,si narra, fosse l’indirizzo
del giovine primiero in cerca d’avventure e dell’amore vero,
che nasce e s’armonizza assieme alla bellezza.

Tutto quanto ti arrideva;
Era il premio tuo per i traguardi miei;
Era tutto ciò che mi donavi senza tornaconto,
e Tu, insolito architetto d’un progetto,
continuavi frattanto a vivere sognando.

Salvatore Casales

12/06/07 - Ore 22.32.32

mercoledì 18 marzo 2009



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sentimenti
RIFLESSIONI .....................
18 marzo 2009
Dedicato a mio Padre.


La sola ragione per la quale una persona ti odia, è perché vuole essere come te..
Un tuo sorriso fa gioire qualcuno che non ti ama.
Tutte le notti, qualcuno pensa a te prima di dormire.
Rappresenti il mondo per qualcuno.
Se non fosse per te, qualcuno non potrebbe vivere.
Sei Speciale ed Unico e la persona di cui ignori l'esistenza ti ama.
Quando commetti la più grande sciocchezza, qualcosa di bene proviene da questa.
Quando pensi che il mondo ti volta le spalle, osserva bene: Sei soprattutto tu che volti le spalle al mondo!!!
Quando pensi che tu non hai una possibilità quando non possiedi ciò che vuoi, probabilmente tu non lo avrai.
Se credi in te, probabilmente, presto o tardi, tu lo avrai.
Ricordati sempre dei complimenti che ricevi.
Dimentica le osservazioni cattive.
Dì sempre alla gente ciò che consideri a proposito di loro, ti sentirai meglio quando lo sapranno.
Nessuno merita le tue lacrime e i tuoi pianti, e colui che li merita veramente non ti farà mai piangere.
Se hai qualcuno a cui vuoi veramente bene, prendi tempo per dirgli ciò rappresenta per te.

Aaronn

martedì 17 marzo 2009



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SOCIETA'
PER UN PO DI GIORNI,SI PARLERA' SOLO DI CANI; E PERCHE' NO ,DELL'UOMO ESPRESSIONE DEL NULLA
;
17 marzo 2009


Martini, colpevole inattivismo sindaci su emergenza randagi
Chiesto incontro con Assessore alla Sanità siciliano .
Un fatto gravissimo che denota un degrado territoriale da Paese del terzo mondo, mentre l'Italia ha le strutture e i finanziamenti per fronteggiare l'emergenza randagismo". Così il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, sulla morte del bambino di dieci anni sbranato da un branco di cani randagi nel ragusano. Martini punta il dito sull'"inattivismo colpevole dei sindaci del Centro-Sud". E al primo cittadino di Scicli, il paese siciliano dove si è consumato il dramma, "che parla di 'tragedia annunciata', ricordo - afferma il sottosegretario all'ADNKRONOS SALUTE - le sue responsabilità nell'ambito della sanità pubblica, e il fatto di aver disapplicato, di fatto, le norme vigenti". "Il randagismo - spiega Martini - è un problema gravissimo di salute e incolumità pubblica. Ma i mancati investimenti di risorse destinate alla raccolta, alla 'chippatura' e al ricovero dei randagi sta diventando un fenomeno altrettanto grave". Una realtà, questa, estesa "soprattutto nel Centro Sud, e in Sicilia in particolare". Tant'è che il sottosegretario ha "richiesto oggi stesso un incontro con l'assessore alla sanità siciliana, che confido di incontrare in settimana". L'inattivismo dei primi cittadini su questo fronte al centro dell'incontro. "Il Comune di Modica - racconta Martini come esempio - aveva ottenuto un finanziamento di 50 mila euro per l'apertura di un canile. Ebbene, non ha mai ritirato i fondi perché non ha preparato la documentazione per ottenerli". All'indomani della tragedia di Scicli, "abbiamo investito anche i Nas - spiega Martini - della questione". Ma quella del randagismo resta un'emergenza, "soprattutto nel Meridione, dove spesso - ricorda il sottosegretario - si accompagna anche a gravissimi casi di maltrattamento degli animali". E proprio sull'abbattimento di randagi, "di cui sento parlare in queste ore, ricordo a cittadini e sindaci - afferma il sottosegretario - che nessuno può abbattere questi animali, si tratta di un illecito grave, di un reato perseguibile penalmente". I randagi "vanno catturati, curati e sterilizzati", tanto che "ci sono finanziamenti previsti per la loro detenzione". Tuttavia "esistono, soprattutto nel Meridione - riconosce Martini - canili che versano in situazioni allucinanti. Ma ci ripromettiamo di fare luce e chiarezza su queste situazioni".

COMMENTO:
Responsabile del comportamento degli animali é solo l'uomo,spesso, incapace di capire,di aiutarli a vivere e di amarli.

L'uomo d'oggi sa solo fregiarsi delle pellicce degli animali,sa solo usarle per proteggersi,per ricavarne lauti guadagni,sa solo indossare le penne del pavone,per mostrare agli atri quello che in effetti non é.
Vuol essere un nomimato politico,un magnate, uno che va alla fattoria,all'isola o dal grande fratello,o chissà che altro,ma ricusa tutte quelle responsabilità che,invece, sono connesse al suo apparire nel contesto degli assunti impegni.

Perdonate la mia ira che non ha né limite nè confini poichè ,da adesso sarà solo stillicidio contro gli animali ,esseri non colpevoli della stupidità e della responsabilità dell'uomo ,oggi non in grado di assumerla.

Se l'uomo si rende responsabile di crimini efferati contro i propri figli,contro la indifesa parte dell'umanità che,sovente ha bisogno del più forte,figurarsi a proteggere gli animali e dunque d'accudirli.

Il territorio d'una città ,é territorio del comune il quale é tenuto a rinchiudere in aree protette gli animali randagi. Alcun affidamento può ritenersi deterrente per scrollarsi dalle responsabilità alle quali sovente , si rifugge per la stupidità e la distrazione ch'egli detiene a non volere accettare responsabilità che sono proprie di chi si accinge ad amministrare .

E' pertanto con indignazione che ,la mia declamata ed accorata esternazione ,ha motivazione per esprimere tutto il disappunto per i recenti accadimenti che hanno invaso le pagime dei quotidiani e del Web,dove é emersa la disattenta valutazione sui problemi che riguardano il proprio territorio da gestire .

Certamente l'uccisione di bambini azzannati dai randagi non é cosa piacevole ,e non voglio trovarmi nei panni dei genitori,ma la colpa é dell'Uomo e solo dell'uomo .

Governo,Regioni,Comuni ,si devono adoperare per allestire centri idonei di decente allocazione a protezione degli stessi animali che hanno bisogno,al pari dell'uomo, del necessario sostentamento e d'un vivere dignitoso e non la loro soppressione.

Condivido il disappunto della signora Francesca Martini, sottosegretario al Welfare.
Aaronn

sabato 14 marzo 2009



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Andrologia

La virilità comincia a tavola

I cibi afrodisiaci non esistono: è scientificamente provato. Al contrario la Dieta Mediterranea, combinando nutrienti differenti e benefici per il sistema cardiovascolare, permette di prevenire i danni al sistema cardiocircolatorio, e quindi all’apparato genitale maschile e alla sua capacità erettile. Questo il messaggio per il 2009, che accompagna la consueta settimana di visite andrologiche gratuite promosse dalla SIA (Società Italiana di Andrologia).
A presentare l’iniziativa, a Milano, Vincenzo Gentile, presidente della società, e Nicola Mondaini, Dirigente Medico I Livello, Ospedale S. Maria Annunziata, Università di Firenze.

Nutrirsi in salute
I ben noti vantaggi per la salute della dieta mediterranea sono confermati anche dal risultato di una meta-analisi, eseguita nel 2008 proprio dall’Università di Firenze. Prendendo in esame 12 studi, per un totale di 1,5 milioni di persone coinvolte, con follow-up di 3-18 anni, l’analisi ha confermato il ruolo protettivo svolto dalla dieta mediterranea con riduzioni significative:

-9% di mortalità per ogni tipo di causa,
-9% di mortalità e incidenza per malattie cardiovascolari,
-6% di mortalità ed incidenza per malattie tumorali,
-13% di incidenza delle malattie neurodegenerative.

“Seguire un regime mediterraneo – sottolinea Mondaini - determina esiti diretti positivi anche sulla sfera sessuale con aumento del testosterone, controllo del colesterolo e aumento dell’attività antiossidante”. A ciò si aggiungono poi gli effetti indiretti, correlati al controllo del peso, per la salute generale e sessuale; l’obesità, infatti, può compromettere nell’uomo la funzione sessuale perché la presenza di massa grassa è strettamente legata alla diminuzione dei livelli di testosterone. Nel complesso la dieta mediterranea ha un effetto benefico sull’endotelio (la parete interna di tutti i vasi), quindi previene l’aterosclerosi, migliora la circolazione cerebrale e quella coronarica, e anche la vascolarizzazione dell’organo sessuale maschile.

Prevenire l’infertilità
“L’infertilità maschile oggi riveste un’importante valenza sociale, su di essa influiscono sia le condizioni ambientali sia gli stili di vita - spiega il professor Vincenzo Gentile - Per questo motivo gli andrologi italiani vogliono richiamare una maggiore attenzione sulla prevenzione, che ogni uomo deve praticare fin dalla giovane età, per poter vivere serenamente la propria vita e quella di coppia, assicurandosi la possibilità di diventare padre”. Secondo i dati di una ricerca condotta dall’Università di Pisa, negli ultimi 40 anni è drasticamente calata la capacità riproduttiva dei maschi italiani: è diminuito il numero di spermatozoi da 71 60 milioni/ml, con una riduzione della motilità negli ultimi 30 anni fino al 30%.
Tra le cause di infertilità, correggibili dall’andrologo, il varicocele, la dilatazione varicosa delle vene nello scroto che compare in circa il 15% dei ragazzi tra i 15 ed i 25 anni senza sintomi evidenti, e il criptorchidismo, l’anomalia più frequente dell’apparato urogenitale in età pediatrica, che colpisce il 3-5% dei nati a termine e il 9-30% dei pre-termine. A queste si affiancano oggi inquinamento e alimentazione, da ricordare che proprio nei bambini e nei ragazzi l’obesità ed il sovrappeso determinano un innalzamento della temperatura dei testicoli, con conseguenze negative sullo sviluppo futuro degli spermatozoi. “Abituare i bambini, sin da piccoli, a un’alimentazione sana e variegata può aiutare a contrastare i problemi sessuali in età adulta. Ma non basta. È necessario praticare regolarmente esercizio fisico e abbandonare alcune pessime abitudini quali il fumo, l’alcol e l’uso di droghe”.

venerdì 13 marzo 2009



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Ha avuto 9 figli da nove donne;;;;;


Nove figli da nove donne
Giocatore di football rovinato



13/03/2009
Nove figli da mantenere sono davvero tanti. Se poi ognuno di loro ha una madre diversa, dotata di avvocato, che vince la causa per gli alimenti, far quadrare il bilancio è davvero dura. Il papà da record è Travis Henry (foto), ex stella del football americano che giocava in Nfl tra Buffalo, Tennessee e Denver. La sua carriera di genitore è cominciata quando, diciannovenne, ebbe un erede dalla prima moglie (di sei anni più vecchia). Altri due pargoli arrivarono da relazioni negli anni del college, all'Università del Tennessee. Il conteggio è salito vertiginosamente negli anni del professionismo: così nel 2006 il signor Henry era padre di nove figli sparsi per tutti gli Stati Uniti. Ora, che non gioca più a football, il trentenne deve 170mila dollari l'anno in assegni di mantenimento. Troppi, visto che ha sperperato quasi tutta la sua fortuna in regali, gioielli, case, auto e alimenti per suoi ragazzi. Adesso sospetta che almeno qualcuna delle sue compagne l'abbia "fregato": «Dicevano di prendere la pillola, ma regolarmente iniziavano una gravidanza». Il giocatore, che negli ultimi anni ha avuto problemi con la legge che hanno messo fine alla sua carriera agonistica (facendo sfumare un contratto da 25 milioni di dollari in cinque anni coi Denver Broncos), precisa: «Comunque sia, amo ognuno dei miei bambini».
Art.ric.-


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SOCIETA'
NOTIZIE SUL PIANO CASA.- COMUNE CALTANISSETTA NON RICADA NELL'ERRORE D'AFFIDARE INCARICHI AD IMPRENDITORI DISONESTI.-
13 marzo 2009
Piano casa: sconti fisco da Comuni
Si valuta norma ampliamento case fino a 20% e ok ricostruzioni
(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Sarebbero confermate le novita' circa la possibilita' di ampliare gli edifici residenziali previste nel piano casa all'esame del governo. La soglia massima dovrebbe essere fissata al 20% del volume esistente ma in caso di ricostruzione potrebbe salire del 35% se si usano tecniche di bioedilizia. Previsti una riduzione del balzello comunale sulle costruzioni per chi amplia la propria casa o ristruttura edifici malandati e una stretta sulle sanzioni per chi interviene su beni vincolati.

Commenti :
Piano casa :Costruzioni-Ricostruzioni da affidare ad imprenditori onesti,che non avvenga quanto annenuto nella Città di Caltanissetta ,30 e più anni orsono. Molti cittadini invece di acquisire una casa con condizione d' agevolazioni,
oggi si trovano semplicemente una causa con le agevolazioni vi avere impinguato il borsino degli avvocati.-

Aaronn

mercoledì 11 marzo 2009



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EPPURE QUESTA E' SICILIA
TRIBUNALE DI GELA RIMOSSO GIUDICE RITARDA SENTENZE; PERCHE' A CALTANISSETTA NON S'INTERVIENE?
11 marzo 2009

Dal quotidiano "la Sicilia Web " leggo e commento

Espulso il giudice PINATTO

ROMA - La Procura della Cassazione, rappresentata da Marco Pivetti, ha dato il via libera alla conferma della "rimozione dall'ordine giudiziario" di Edy Pinatto, il giudice che ha impiegato otto anni per depositare una sentenza sulla criminalità organizzata di Gela, provocando la decorrenza dei termini di carcerazione cautelare.

I provvedimenti depositati in ritardo da Pinatto riguardavano il processo "Grande Oriente".

Pivetti ha chiesto la conferma della decisione disciplinare emessa dal Csm lo scorso 7 luglio. Dopo essere stato giudice a Gela, Pinatto era stato trasferito a Milano. Lo scorso 30 giugno il gup di Catania lo ha condannato ad otto mesi di reclusione per omissione di atti d'ufficio, sempre in relazione ai ritardi nel deposito delle sentenze sui boss.
La decisione delle Sezioni unite civili di piazza Cavour - che si occupano tra l'altro dei processi disciplinari dei magistrati - si conoscerà entro un mese.

Il mio commento :

Non é ardimentosa la mia lagnanza se il mio dente batte sempre dove duole, perchè prende riferimento dall'odierno provvedimento adottato dalla Procura per il Tribunale di Gela.
Non é un caso sporadico ,nella mia pur amata Sicilia,se ,illustri lettori d'ogni censo e ad Ella Sig.ministro Della Giustizia Alfano, vi induco a ricordare che ,a Caltanissetta ,la mia bella città natale,da 30 anni e più, il Tribunale non riesce a concludere il Caso Geraci,o meglio,mostra tedio ed insofferenza su questo caso che invade, da così tanto tempo, gli archivi e le menti giudicanti del tribunale."

Il caso del complesso edilizio Geraci,rientra, come in effetti può essere dimostrata, nella più grande speculazione edilizia di Caltanissetta perpetrata a danno di cittadini meno abbienti ,che,alla fine degli anni 70,hanno partecipato ,dietro proclama del Comune dell'omonima città, ad una richiesta d'assegnazione ,in virtù del possesso di limitato reddito,per l'acquisto d'immobili d'edilizia ^economica e popolare ^ e della legge n. 166.27.maggio 1975,che ha ammesso l'impresa Geraci alla costruzione di case popolari a fruire dei benefici della legge di cui sopra .

Orbene, nel Tribunale di Caltanissetta ,oltre il contenzioso civile, che perdura da 30 anni e più e che ha visto l'inusitata latenza delle amministrazioni comunali che,non hanno ottemperato alle condizioni di convenzione stabilita fra il Geraci ed il Comune,da circa 7 anni ,i medesimi assegnatari del "compleso edilizio popolare Geraci",hanno visto pignorare in toto,la loro casa,pur se un mutuo é stato estinto e versata ,a suo tempo, la quota contanti, da società costituite,propositatamente, dall'illustre imprenditore e signore e, da questa azione imponitrice quanto truffaldina,alcun reato non solo é emerso,ma non lo si vuole fare emergere. La motivazione? il silenzio sovente é il mezzo che non deteriora il travaglio mentale,perchè é libero e conserva verità,vieppiù omertà .

Allora Illustre Eccellenza e Ministro Alfano, a Caltanissetta il reato sfugge ,non viene visto da chi é preposto alla difesa dei cittadini.

Ecco perchè credo che detto accadimento ,ormai si commenta da se.
Da una parte ,il rito civile ,composto da giudici che negli anni ,accingendosi all'istruzione del procedimento,quando si avvicinano al giudizio,per sconosciuti motivi,vengono trasferiti o,nel caso di permanenza ,l'istruttoria rimane contesa dal contenzioso contesto che è stato reso ingarbugliato da 30 anni di udienze e comparse se non addirittura da illecite considerazioni e gratuiti giudizi.

Se poi si guarda al procedimento penale,conclusosi da alcuni giorni ,si é assistito ,da parte dei giudici che, a seguito d' una opposizione all'archiviazione da parte di promittenti acquirenti, un incerto ,quanto confuso giudizio ha sentenziato ^il non luogo a procedersi^,pur se il Pubblico Ministero e la difesa si èrano pronunciati per un rinvio a giudizio.

E non crediate,illustri lettori,che Procura e Cassazione non abbiano afferrato il senso e l'azione del caso Geraci,perchè ,a delle evidenze non ci si può dissociare,ma certa indifferenza sul caso non solo fa rumore inevitabilmente,ma lede la dignità di tante famiglie che da trent'anni non possono ricevere il titolo della proprietà loro assegnata,perchè,l'illustre patron,deve reimporre,in difformità degli accordi in preliminare,un prezzo che rivaluta secondo una sua diabolica logica.

Egli, fa apparire d'essere vittima d'un mancato realizzo,quando ,egli stesso,secondo il suo iniziale progetto,fece di tutto per non trasferire gli alloggi di cui si discute,per rivalutarne il prezzo nel tempo.

Alcuni si sono dovuti sottomettere alle sue angherie,altri ,ancora aspettano una Giustizia sperando che sia più giusta.

Pertanto io mi domando : perchè a Gela si é provveduto e a Caltanissetta non si interviene ?

***Il reato di violenza alla persona c'é ,anche se la sede non é l'azienda,assimilo il fatto,che ci riguarda, ad un vero caso di mobbing dove chi detiene le leve decisionali è un gruppo di potere, che comprende, tra l’altro, i così detti “colletti bianchi”e le regole “tacite” di comportamento, che si instaurano in esso, rispondono sovente a logiche clientelari, che ruotano attorno all’abuso di ufficio e sfociano in atti discriminatori.***

Carissimo Sig. Ministro Alfano,io mi appello ad Ella, al suo senso d'equilibrio e del giusto che,é noto,gli é riconosciuto; Intervenga dunque anche a Caltanissetta; E' necessario quanto indispensabile una sua visione sui fatti che ho declamato in tal senso e sui quali mi riservo ogni dettaglio.-

Aaronn

sabato 7 marzo 2009



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RICERCA AMERICANA
Diabete e artrite reumatoide
vanno a braccetto
Chi soffre di diabete di tipo uno ha un rischio cinque volte maggiore di ammalarsi di artrite.
Artrite reumatoide e diabete di tipo uno hanno molto in comune, più di quanto si possa pensare. E oggi una ricerca apparsa su Arthritis Rheumatism dimostra che avere il diabete di tipo uno fa crescere non poco il rischio di artrite, ma anche che le due malattie si presentano assieme in pazienti con uno specifico profilo genetico indicativo di un sistema immunitario che tende a produrre tanti, troppi anticorpi.

STUDIO CASO-CONTROLLO – I dati arrivano da una ricerca coordinata dal Brigham and Women’s Hospital di Boston, negli Stati Uniti, che ha analizzato il siero di 1419 pazienti mettendolo a confronto con quello di 1674 persone sane simili per età, sesso e altre caratteristiche. Gli autori hanno analizzato il sangue per la presenza di fattore reumatoide, di anticorpi per il peptide ciclico-citrullinato (anti-CCP) e per uno specifico gene, l’allele PTPN22; hanno quindi valutato se vi fosse una correlazione fra i valori riscontrati e la compresenza di un diabete di tipo uno o di tipo due. Scoprendo che non c’è alcuna associazione fra il diabete di tipo due e l’artrite reumatoide ma che, invece, chi soffriva di diabete di tipo uno aveva un rischio 5 volte maggiore di ammalarsi di artrite reumatoide. L’associazione però sarebbe specifica per i pazienti positivi ad anti-CCP, che presentano anche l’allele PTPN22.

AUTOIMMUNITÀ – Che cosa significhi tutto questo lo spiega Maurizio Cutolo, direttore della Clinica Reumatologica del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Genova: «Diabete di tipo uno e artrite reumatoide sono entrambe patologie autoimmuni, per cui esiste una indubbia predisposizione genetica. L’artrite reumatoide, inoltre, non è più vista come una malattia “monolitica”: sappiamo che a volte c’è una predominanza della componente cellulare dell’immunità, che comporta una grossa attivazione delle cellule Th1 e la produzione di TNF-alfa e porta a casi in cui è più probabile la risposta ai farmaci biologici. Ci sono invece pazienti dove domina la risposta immunitaria umorale, tramite anticorpi: in questi soggetti si formano tantissimi anticorpi (verso la tiroide, le piastrine e molti altri elementi) e c’è tipicamente la positività agli anti-CCP» spiega Cutolo. «Gli anti-CCP sono perciò indice di tale spiccata tendenza a formare anticorpi e non stupisce che i pazienti di questo tipo siano più inclini ad avere anche un diabete di tipo uno. Tra l’altro, uno studio ha di recente dimostrato che trattare i bimbi con adeguate dosi di vitamina D riduce la prevalenza di diabete di tipo uno: la carenza di vitamina D favorisce l’aumento dell’espressione di anticorpi e, guarda caso, un deficit è stato dimostrato in pazienti con diabete di tipo uno, sclerosi multipla e artrite reumatoide. Tutte malattie molto simili: il nuovo dato perciò non sorprende. Va detto però» prosegue il reumatologo «che non sono moltissimi i pazienti con diabete di tipo uno e artrite reumatoide: l'associazione esiste, i pediatri reumatologi la osservano ma non è così frequente».

venerdì 6 marzo 2009



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LA CONTINUITA' NELLA MASSONERIA :

FORZA, RAGIONE,AUDACIA = COSTRUIRE
Roma, 5 marzo 2009

I MASSONI D'ITALIA RIPORTANO L'AVV.GUSTAVO RAFFI NEL PRIMO SCANNO DEL GRANDE ORIENTE D'ITALIA.

La Sicilia,ultima regione ad essere scrutinata,ha ricondotto l'avv. Gustavo Raffi, alla continuità della reggenza della Maestranza del G.O.I.

L’uscente ed il subentrante oggi s’integrano nella stessa statura d’un massone,d'un uomo che,il consenso dei fratelli,lo ha voluto riconfermato alla guida della più grande Istituzione massonica italiana.

Il tempo che è intercorso perché si confrontassero programmi ,uomini e progetti è volto alla fine e non pochi veleni hanno deteriorato l’Ordine Libero Muratorio che non ha dato sembianza di avere iniziati nel suo seno,ma volgari profani che,sono stati attratti dal potere e dalla disconoscenza più totale della fratellanza e della tolleranza .

Parecchi errori sono stati commessi da chi,probabilmente preposto ad evitarli, oggi ,se ne assume la paternità per la incompetenza di affrontare temi ed orientamenti nel giusto tempo.

L’iniziato d’oggi,di ieri ,di sempre, non deve,non può riconoscersi nella cultura della politica,perché tale oltranza lo allontana non solo dai principi Libero Muratori,ma dai valori che non possono essere assunti ,dai massoni,se questi si contraggono in un dilettantismo di maniera che vuole solo uomini asserviti al potere.

Allora se in molti abbiamo pensato a questo scopo,abbiamo perso anni di permanenza nella istituzione e tempo che,probabilmente, avremmo potuto impiegare nella famiglia,agli affetti più prossimi,a noi medesimi.

Il voto espresso dai massoni italiani, pur mantenendo il convincimento della continuità ha inteso mantenere alta l'insegna della trasparenza, non serve mostrarsi per poi apparire per quelli che hanno mostrato la parte peggiore di se; Serve,necessita, solo riappropriarsi della fratellanza,della umiltà,non necessitano gli impulsi derivati dalle priorità politiche,servono incitamenti a mostrare sempre ed ovunque la faccia migliore dell'essere se stessi se si vuole essere soggetti e portatori di valori.

Nel programma elettorale del Gran Maestro, Gustavo Raffi, La Massoneria Italiana, è indirizzata al prosieguo, come ha già fatto, migliorando d’ intervenire sulle tematiche che riguardano il futuro dell'Umanità e dunque di noi medesimi, rapportandosi con le altre Obbedienze regolari del mondo ,perché é assieme che si deve costruire;

Apportando nel concreto efficaci iniziative di solidarietà per coloro che soffrono. Il Grande Oriente d'Italia, è rimasto sempre sensibile nel portare il sorriso verso chi soffre ,sensibile avverso coloro i quali hanno necessità di vivere con dignità la propria vita. E‘ e deve essere,per la Nuova Maestranza un auspicio ,un incitamento a far di più di quello che si è fatto .

La massima espressione del mondo, oggi è e permane l’uomo,non la macchina ,non l’internet o i programmi involutivi che vogliono un paese a passo coi tempi precorrendo gli stessi e la evoluzione tecnologica che,vieppiù, deve rimanere sottomessa ai bisogni reali dell’umanità.

Su questi dettami ,si auspica una continuità che tenga conto del passato del presente e dell’Uomo, sola espressione vivente e molecola di un microcosmo che si integra nell’universo della vita.-



Aaronn

lunedì 2 marzo 2009



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Dal quotidiano "LA SICILIA del 28 u.s. leggo cenni :

Piano Geraci. Reazioni al proscioglimento degli imprenditori e nuovo appello alle istituzioni.

Nuovo appello alle istituzioni da parte dei residenti del piano geraci,i quali,a seguito della sentenza di proscioglimento emessa dal GUP nei confronti dell'imprenditore Luigi Geraci e degli altri componenti delle imprese edilizie,tornano a chiedere che la vicenda venga riesaminata dall'autorità giudiziaria. I residenti delle palazzine di edilizia popolare,realizzate in fondo a via Turati alla fine degli anni 70,continuano a sostenere di avere subito pressioni e di essere stati dannegiati dalle richieste di saldo del prezzo sempre più elevate da parte dell'imprenditore Geraci,motivo per il quale chiedono alla Procura di appellare il verdetto emesso dal Gup appena tre giorni fa. Etc..............................

Il mio commento :
Premesso che: la fonte giornalistica non racconta esattamente,per i troppi capi della vicenda,il vero accadimento che negli anni ,artatamente, é stato reso fosco da un insieme di confusioni giudiziarie che , hanno agevolato l'imprenditore Geraci e non una serie di imprese edilizie che ,invece sono subentrate ,15 anni dopo la realizzazione del complesso edilizio economico e popolare;
Che: non hanno subito dirette pressioni dalla richiesta del saldo prezzo dell'immobile di loro assegnazione;

Eprimono disgusto, ancora una volta,come le Istituzioni preposte ad esprimersi su un tentativo di truffa nei confronti dei promittenti acquirenti ,dichiarano il non luogo a procedere pur manifestando contraddittorie esternazioni espresse in tempi diversi.

La vicenda dura da ben 31 anni e si comprende la confusione giudicale e ,considerato il carteggio causale,si desume che per la copiosità del contenuto ,probabilmente non è stato nè viene letto per come si conviene ,allora ecco come la giustizia subisce distorsione ecclatante per una non peculiare disamina del processo.

Ma ciò, chiedo a voi illustri lettori d'ogni censo e casta,rientra nelle linee di confine di una Giustizia che non deve permettersi un così duttile e superficiale comportamento?

Gli atti dei vari procedimenti che,interessano i vari contenziosi vanno letti e giudicati per ciò che deve mirare ad appurare la verità,il giudice che non attende a simile comportamento ,scade in qualificazione e ,dunque,non può esercitare il compito d'ìstituto per il quale é stato preposto.

Ma in questo mio commento non intendo portare alcuno al rogo,poichè tale mostranza non mi appartiene.

Ma ho il pieno diritto di contestare la confusione causale che mira ad essere globalizzata in tutto il suo insieme e così non dev'essere .

I residenti del complesso Geraci sono stati indirizzo d'un progetto folle e ,nel medesimo tempo,peccaminoso,con l'intendo precipuo,da parte " dell'Impresa geraci "a lucrare quanti più soldi ai poveri assegnatari di alloggio economico e popolare.

L'imprenditore ,attraverso il preliminare,con questi ultimi ,non intese ,pedissequamente a trasferire
gli immobili di che trattasi,ma ebbe in mente il progetto diabolico di non rispettare i termini di scadenza,per aggiornare i prezzi a suo uso e consumo.(aveva con i promittenti assegnatari) stipulato non un preliminare come ,ingenuamente si é creduto,ma una polizza rivalutabile in un tempo stabilito da egli medesimo e non come stritto é : il prezzo definitivo verrà stabilito secondo i conteggi dell'istituto mutuante in ragione del 75% dal quale si sarebbe risaliti al 25% da pagarsi in contanti.

Somme, che molte sono state oggetto di soddisfo e se rimanenze vi furono sono state depositate al giudice.

Ma egli ritenne detti conteggi essere provvisori,non comunicando il prezzo e adduceva che,causa di forza maggiore,non poteva concludere gli atti di compravendita di che trattavasi ( eludeva i termini contrattuali,per stabilire un decreto,più favorevole, al quale dovevano riferirsi i conteggi.

Oggi,per questa sua inadenpienza ,si e' pervenuti ad un esposto in Procura a seguito di un pignoramento,da parte del Geraci e delle sue società ,degli alloggi con giudizi pendenti,che aveva allestito per fare emergere crediti inesistenti a favore d'altre sue società accomodatarie.

Ma ,anche da questo aspetto,constatiamo che il 25 del mese di febbraio il Gup P.Fiore ha dichiarato il non luogo a procedersi.Mi astengo da ulteriore cronistoria e considerazioni che fanno male a chi ancora oggi ha fiducia nella ragione che deve essere tutelata,dagli uomini preposti.

Si sa,gli avvocati esercitano il loro mestiere forse ,alcuni bene,altri meno ed allora io mi domando :

Dove alloggia la nostra dignità di uomini liberi che sempre ed in ogni occasione declamiamo ?
Sovente i nostri governanti fanno appello alla Sicilia, ai siciliani perchè non si adagino alla cultura
del malverso,dell'imbroglio ,dell'illecito arricchimento,delle azioni mafiose a vanto d'una rinascita culturale che vuole una società più onesta e non il surrogato d'una filosofia fatta d'infamie e di delitti contro l'uomo e contro la di lui dignità.

Non è mai troppo tardi per ricredersi e dire a noi stessi : non é vero ciò che si dice a dispregio della Sicilia; Qua a Caltanissetta ,la Giustizia esiste, a Voi la sentenza.-

Aaronn


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Ginevra, un Salone per la svolta
Le Case attendono segnali di rilancio. Ecco i nuovi modelli e le tendenze della rassegna svizzera

GINEVRA - L’auto riprova a partire da Ginevra puntando tutto sulla passione. Potrebbe essere questa la chiave per uscire dalla crisi. Sì, perché gli incentivi e gli aiuti economici all’industria automobilistica consentiranno solo di tamponare l’emergenza ma per far ripartire il mercato servirà invece qualcos’altro. Pensiamo alla passione, alla capacità di scatenare emozioni, tutto quello che è mancato in questi ultimi anni, nonostante una moltiplicazione di modelli che sembra aver avuto, come unico risultato, automobili tutte uguali e, in molti casi, inutili.

Kia N°3
LE PICCOLE - C’è bisogno di un’auto nuova (e non solo più ecologica) e il Salone di Ginevra (5 – 15 marzo) può essere l’inizio di un “new deal”, magari partendo proprio dalle piccole le auto più “cool” del momento: la Fiat 500 per esempio, che arriverà in Svizzera con la versione cabriolet con una capote scorrevole per godersi i primi raggi di sole primaverile, un nuovo colore grigio da supercar ed il sistema “start&stop” che spegne il motore in sosta. Cielo aperto anche per la Mini con la versione cabrio sportiva 211 CV turbo, John Cooper Works. Novità anche per le altre piccole di tendenza: la Smart punta tutto sul suo animo “verde” con una versione speciale Brabus dell’elettrica Ed. La iQ di Toyota invece darà un po’ più di brio alle prestazioni con il 1.300 da 100 CV della Yaris. Le piccole glamour potrebbero avere due rivali insospettabili. La prima è la Kia N°3: è ancora un concept ma l’impressione è di un’auto molto modaiola e “poco coreana”. La seconda è la Chevrolet Spark che sostituirà la Matiz e che forse per anticipare la concorrenza è esposta già all’arrivo all’aeroporto di Ginevra. Grande attesa poi per la nuova Volkswagen Polo, per la quale si pensa anche ad uno sbarco nel mercato americano: Walter de Silva ha puntato tutto sui canoni classici, quelli delle linee essenziali e pulite rifacendosi alla semplicità dell’I-phone già vista sulla Golf. Restando ancora in tema di city car c’è spazio anche per il restyling della Renault Clio.

Alfa Romeo Mito Gta
LE SPORTIVE - Dalle piccole alle sportive, le uniche che sembrano non tradire mai il concetto di passione: italiane, come la Maserati GranTurismo S con il cambio automatico abbinato al V8 da 440 CV, inglesi come l’Aston Martin V12 Vantage, tedesche come l’intramontabile 911 della Porsche in versione GT3 oppure indiane, ma ancora dal pieno sapore inglese, Jaguar XF e XK in versione sportiva R. Lo stesso carattere sportivo che si trova guardando bene l’Alfa MiTo GTA (torna il motore 1.750 delle berline Alfa degli anni 60), la Brera TI, l’Audi TT RS, la Bmw Z4, la Ford Focus RS e la Renault Megane Coupé RS. Ma le fantasie a Ginevra potranno scatenarsi però anche solo per due lettere indimenticate: DS. Il nome del vecchio modello Citroen rivivrà con una nuova gamma molto chic (al limite del “premium”) di tre modelli che Citroen lancerà entro il 2011: si parte il prossimo anno con la più piccola la 3 porte DS3 (il pianale è quello di C3 e Peugeot 207) molto trendy che sfiderà, anche con infinite personalizzazioni, la Mini e la 5oo. Per poi proseguire con la media DS4 (base C4) e la grande berlina DS5 che affiancherà la C5.

LUSSO - Non tradirà il lusso, un classico per Ginevra: quello più alla portata di tutti (o quasi), Mercedes Classe E (berlina e coupé) e Bmw Gran Turismo, e quello solo per pochi come la Rolls Royce EX200 già soprannominata “baby Rolls”, la Bentley la Continental Supersports, lusso, sportività ed ecologia (potrà viaggiare anche a bioetanolo) e, l’ultima arrivata Infiniti con l’esclusivo concept Essence, una coupé di lusso, una 2 posti secchi con tecnologia ibrida (benzina più elettrico) da 600 CV.

Oeugeot 3008
FAMILIARI ED ECOLOGICHE - Non tradiranno la spasmodica ricerca di spazio che sembra aver colpito il cliente europeo, le familiari, monovolume, multispazio e crossover: la Peugeot 3008, la nuova Renault Scenic, la Saab 9-3X wagon, la Seat Exeo wagon, la Skoda Yeti, la Toyota Verso e i concept di Ford Iosis Max, Hyundai HED e Kia Yn. Ci sono poi le ecologiche, con meno enfasi dei Saloni precedenti (concetto assimilato e dato per scontato o già abbandonato?) quelle che sembrano uscire dalle righe del romanzo di Stevenson, “Dr Jekill e Mr Hyde”: innovative dentro, poco personali e senza carattere fuori. Tra le “verdi” di Ginevra ci sono le due americane range extended, obbligate a mostrare la loro nuova anima ecologista come la Volt vestita nell’abito europeo della Opel Ampera e la Dodge Circuit EV, c’è la nuova versione dell’elettrica Mitsubishi i-MiEV e i più virtuali concept Rinspeed i-Change (elettrica) e Namir di Italdesign Giugiaro che prefigura le linee dell’auto ibrida più veloce al mondo (300 km/h con emissioni di CO2 di appena 50 g/km). Un sogno dirà qualcuno. Ma proprio dai sogni l’auto dovrà provare a ripartire.