sabato 27 giugno 2009



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Da : *** le liriche ***

Il profumo del viale Regina Margherita.

Ritornando in quel viale
il profumo pervade la mente mia,
mi riporta a gli anni andati, mi rivedo giovinetto,
su quella bella e festosa via.

Era d’estate quando attraverso quel viale solingo ed alberato,
mi inducevi, con la mano stretta nella tua,
allo svago, nella villa adiacente “Amedeo”,
assieme ai tanti onorati d’eccellenza.

Era tra il profumo di zagara e la frescura
ch’io trascorreva le più bell’ore insieme a te
mentre tu, controllando il divago mio che s’apriva ai novelli giochi,
tra mille pensieri,lo sguardo posavi su di me.

In quel silente e calmo andar pomeridiano ci legava un solo fine:
tu a costruir di me la stagione della vita,
io a ricevere di te l’insegnamento puro,
sicuro che il volere tuo era il mondo mio da esplorare.

Rivedo ancora lo sguardo tuo ,il passo tuo compassato,
i tuoi occhi tristi, pieni di malinconia,
come lumi scintillanti di luce fonda,
che ancora serbo nel mio tempo,

tempo, come pegno, racchiuso in un forziere
nell’angolo più lontano dei ricordi miei che,
bisognevole, ora riapro con lentezza
ché non fugga in me quella presenza.

Ed allora che, aspergendomi di quel profumo antico,
di quel meriggiare estivo e pensieroso,
dove poca gente ormai trova comunanza,
io rivedo te in quel viale nella sua magnificenza.

Lo attraverso felice e parco ,
come a indurlo a farmi compagnia,
incredulo, a riavermi nuovamente e
con un pò di nostalgia;

a rigodere ,in esso,quel passo suo moderato,
a ritracciare quell’orma sua antica,
a rileggere, nel suo passato,
a ritrovarmi già Uomo col tempo suo maturato.

E’ qui che l’ orgoglio m’assale in quell' antico tratto;
È qui che più s’avvicina la linea di confine,
è qui, ancor più che leggo la coranza in quegli occhi tristi,
è qui…. che più chino il capo, nel mio cammino lento;

perché anch’io desioso stringere vorrei ,la mano ai quei figli miei,
per imprimere loro l’antica e medesima andatura,
per accordare loro l’antico e profondo sguardo,
per indicare loro, la via del migliore futuro,


quello che ricevetti in quella stessa via,
quella ch’egli m’indicò di percorrere fino alla meta,
quella che cessò la stretta , prima che avesse termine
la lunga e triste scena della sua vita .


Aaronn é

Salvatore Casales
29/06/2009 9.30.27

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