venerdì 11 aprile 2008
Il saluto ad un Collega che va in pensione
Sollecitati a partecipar al tuo affettuoso invito,
tenteremo di salutarti con il nostro fare ardito.
Diremo di te sicuramente del Tal acerboso e schietto
che dimostrar volea d’esser di rispetto;
“A esiger l’amore che a modo tuo hai dato,
per l’orgoglio che sempre t’ ha distinto,
a declamar sentenze coi vaghi versi
d’ una scuola ormai andata e fors ’ anche un po’ assopita,
a ricordar gli andati anni d’ una gioventù spensierata
che porti ancor nel core come cosa più amata “.
Sì, a tanti che amano il desio della parola buona e dell’orgoglio puro,
Noi diremo di te dell’uomo vero,
del collega che, nel dettar astratte conoscenze,
in attimi di trambusto e mistificati appelli,
la sofferenza soffocava del travaglio
con emolumenti di saggezza ed amor fraterno.
Suvvia non rattristarti con le mie parole ;
Noi non siamo soloni che tuonan sentenze,
ma colleghi veri venuti a desinare e… assieme
a Te continuare a pensare;
Pensare a tutto il nostro trascorso
fino al termine del nostro essere stato.
Aaronn é
Salvatore Casales
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